Impegno civile, un medico e un’infermiera della Valle sono cavalieri della Repubblica

Premiato inoltre il critico d’arte Lodovico Giuseppe Gierut. Medaglia d'oro anche alla memoria dell'appuntato Lombardi, vittima del terrorismo nel 1975 a Pietrasanta

Vivere la Costituzione. Agirla, nelle case, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle piazze. È questo l’impegno al quale il prefetto di Lucca, Francesco Esposito, ha invitato questa mattina (16 dicembre) nel corso della tradizionale consegna delle onorificenze alle donne e agli uomini che si sono distinti per meriti civili.

Un appuntamento che arriva, puntualmente, a fine anno per ricordare l’approvazione della carta costituzionale del 22 dicembre 1947 e la promulgazione del 27 dicembre dello stesso anno da parte del capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, perché entrasse in vigore il primo giorno dell’anno seguente.

Rendere la Costituzione carta viva è quello che hanno fatto, nel cuore dell’emergenza coronavirus, i cinque operatori sanitari che sono stati insigniti del riconoscimento del Presidente della Repubblica. Tre medici e due infermiere del territorio provinciale di Lucca, a testimonianza di un corpo molto più ampio di professionalità e senso di responsabilità. Sono Simone Cavani di Pieve Fosciana, responsabile dei blocchi operatori della Valle del Serchio; Sauro Luchi di Capannori, primario delle malattie infettive al San Luca, Lara Lorenzoni di Seravezza, infermiera al Versilia, Andrea Nicolini di Viareggio, direttore della centrale operativa 118 e Silvia Pioli, infermiera di Castelnuovo di Garfagnana, perno dei servizi territoriali. Sono stati accompagnati a ricevere l’onorificenza dai sindaci dei propri Comuni.

“È il momento di dire grazie – ha detto il prefetto di Lucca – a chi ha anteposto il bene comune ai tempi della propria vita nei momenti più crudi dell’emergenza sanitaria. Un momento drammatico che tuttavia ha messo in luce un grande senso di responsabilità che ha chiamato in causa tutti. Perché se è vero che la battaglia più grande veniva combattuta nelle corsie d’ospedale, è vero anche che a protezione di quei luoghi di cura si è attivata la società civile”.

“Mettere da parte la libertà individuale – ha aggiunto Esposito – per un interesse più grande, generale e pubblico, così come scritto nero su bianco nell’articolo 32 della Costituzione, è l’unica strada da percorrere per voltare pagina e lasciarci la pandemia alle spalle. Il diritto del singolo viene dopo quello della comunità ed è necessario un orizzonte di unità per tutelare la salute collettiva”.

“Voglio dire grazie, in questa occasione, anche a tutti i volontari che si sono attivati fin dalle prime ore dell’emergenza coronavirus – ha concluso il prefetto – e a tutte le persone che hanno continuato a lavorare per garantire i servizi essenziali, dalle forze dell’ordine agli operatori dei supermercati, dai professionisti dell’informazione a chi si occupa di trasporti e logistica“.

Il prefetto ha poi consegnato l’onorificenza al critico d’arte Lodovico Giuseppe Gierut e la medaglia d’oro per le vittime del terrorismo alla memoria dell’appuntato della polizia Giuseppe Lombardi.

A incorniciare la cerimonia ufficiale sono stati gli studenti del liceo musicale Passaglia, in apertura con l’inno di Mameli e in chiusura con un’antologia di brani natalizi: due momenti di sincera emozione per tutti i presenti. “Il prossimo appuntamento per la consegna delle onorificenze sarà il 2 giugno, per la festa della Repubblica. Ci auguriamo – ha detto il prefetto Esposito – una piazza piena di giovani: allora sì che avremo assicurato un futuro certo e solido ai valori democratici sui quali si fonda la vita civile di questo Paese”. Diretti dalle professoresse Ausilia Cristofaro e Lucia Coli, si sono esibiti sono Lucrezia Ferrari, Federica Gagliardi, Celeste Nardi, Gioele Nencini, Tommaso Andreotti, Edoardo Bonacchelli, Arianna Presepi, Tessa Sansone, Margherita Simonetti, Silvia Bandieri, Martina Bonuccelli, Andrea Francione, Delia Galliano, Amina Nizzoli, Rachele Bertei, Ercolini Sofia e Agata La Monica.

Le onorificenze

 

Simone Cavani, cavaliere, cittadino di Pieve Fosciana. Laureato in medicina e chirurgia con specializzazione in anestesia e rianimazione, svolge attualmente l’incarico di direttore di unità operativa semplice di anestesia e rianimazione all’ospedale di Castelnuovo di Garfagnana. Durante l’emergenza sanitaria Covid-19 ha assistito i pazienti positivi o con gravi insufficienze respiratorie organizzando il trasferimento degli stessi negli ospedali Covid di Lucca e Pisa, preservando, in tal modo, gli ospedali di Castelnuovo di Garfagnana e Barga classificati no-Covid da plausibili rischi derivanti dall’epidemia; ha organizzato le turnazioni del reparto in modo tale da non gravare sul personale anestesista dell’ospedale di Lucca.

Sauro Luchi, cavaliere, cittadino di Capannori. Laureato in medicina e chirurgia all’Università di Pisa con il massimo dei voti, ha conseguito la specializzazione in nefrologia medica, malattie infettive, gastroenterologia e endoscopia digestiva. È attualmente primario dell’unità operativa malattie infettive ed epatologia dell’Asl Toscana nord ovest nonché referente dell’area organizzativa medica dei presidi ospedalieri di Lucca. Nel corso della sua carriera ha effettuato numerose docenze e ha pubblicato moltissimi lavori scientifici su temi infettivologici ed epatologici. All’ospedale San Luca, nella fase più critica dell’emergenza, ha assistito numerosi pazienti Covid applicando, unitamente agli altri medici dell’ospedale, protocolli terapeutici finalizzati all’isolamento del paziente e contestualmente alla tutela degli altri ricoverati presso la struttura, operando anche per contenere il contagio del personale sanitario.

Lara Lorenzoni, cavaliera, cittadina di Seravezza. È infermiera al pronto soccorso e medicina d’urgenza all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore. Nel corso della sua carriera ha maturato diverse esperienze professionali tra le quali si citano l’attività lavorativa svolta alla Fondazione Monasterio di Massa e quella alla Casa di cura San Camillo di Forte dei Marmi come collaboratore professionale sanitario al day hospital oncologico. Ha conseguito diversi titoli abilitativi, da ultimo quello relativo al coordinamento locale trapianti e donazioni. Nel pieno della fase pandemica ha assistito pazienti Covid con grande professionalità, manifestando massimo impegno sia a diretto contatto con gli stessi sia a supporto dei medici soprattutto nel periodo in cui gli accessi al pronto soccorso erano numerosi.

Andrea Nicolini, cavaliere, cittadino di Viareggio. Laureato in medicina e chirurgia con il massimo dei voti, ha conseguito la specializzazione in anestesia e rianimazione nonché l’abilitazione all’esercizio della medicina d’urgenza sul territorio. Attualmente è direttore dell’unità operativa complessa centrale operativa del 118 Alta Toscana, nonchè direttore e docente del corso medical care per naviganti. Nel corso della sua carriera ha lavorato all’interno dell’Asl Toscana nord ovest, svolgendo diversi incarichi al reparto di anestesia e rianimazione in cardiochirurgia pediatrica e adulti e come direttore dell’unità operativa semplice centrale operativa 118. Durante l’emergenza ha gestito tutti i trasferimenti dei pazienti Covid con estrema professionalità cercando di evitare il sovraffollamento delle strutture sanitarie, coordinandosi con gli ospedali del territorio e applicando con rigore le procedure finalizzate a evitare il contagio del personale del 118.

Silvia Pioli, cavaliera, cittadina di Castelnuovo di Garfagnana. Infermiera, attualmente è impiegata al polo operativo di Castelnuovo di Garfagnana per l’assistenza domiciliare integrata e fino al 2012 ha lavorato al reparto di cardiologia. Nel corso della sua carriera ha costantemente aggiornato le sue conoscenze partecipando a numerosi corsi organizzati dall’Asl Toscana nord ovest. Nella fase più delicata dell’emergenza, con la sua attività ha garantito la continuità ospedale – territorio, seguendo i pazienti a domicilio e evitando, ove possibile, il ricovero nelle strutture ospedaliere, in carenza di disponibilità.

Lodovico Giuseppe Geriut, cavaliere, cittadino di Pietrasanta. Ha iniziato giovanissimo a intraprendere l’attività di giornalismo, scrivendo per il quotidiano Il Telegrafo di Livorno, per poi collaborare con i quotidiani Il Tirreno e La Nazione. Critico d’arte dal 1975, presiede il Comitato Archivio artistico-documentario Gierut istituito in memoria della figlia Marta, poetessa, scultrice e pittrice, scomparsa tragicamente nel 2005. Il Comitato organizza mostre e conferenze con analoghe associazioni e fondazioni, promuovendo incontri socio-culturali. Nel corso della sua carriera ha collaborato con emittenti radiofoniche private locali, portando avanti rubriche dedicate all’arte e alla letteratura, e con emittenti radiotelevisive in cui ha preparato servizi giornalistici sulla cultura. È autore di molteplici pubblicazioni di carattere letterario ed ha tenuto numerose conferenze, alcune delle quali dedicate all’arte in Versilia. Attualmente fa parte dei critici segnalatori del catalogo dell’Arte Moderna Giorgio Mondadori – Cairo Publishing.

Memoria di Giuseppe Lombardi, medaglia d’oro per le vittime del terrorismo, morto a Pietrasanta.  Nel 1975 l’appuntato Giuseppe Lombardi prese parte a un’operazione diretta ad arrestare noti pregiudicati, autori di numerose rapine perpetrate in danno di istituti bancari toscani, in particolare del pericoloso pregiudicato Massimo Battini, già colpito da numerosi ordini di cattura. L’azione rientrava nella perquisizione dell’abitazione del pregiudicato Giuseppe Federigi, nel quale risultava aver trovato rifugio il Battini. Al momento di fare ingresso nell’abitazione, i pregiudicati spararono verso i poliziotti e il Lombardi perse la vita, insieme ai colleghi Mussi e Femiano.

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