Il Milite ignoto diventa cittadino onorario di Fabbriche di Vergemoli

Il sindaco Giannini: "Non è mai tardi per ricordare chi è caduto per la propria patria"

Il 4 novembre 2021 ricorrerà la commemorazione del centenario della traslazione del Milite Ignoto nel sacello dell’Altare della Patria. Con una delibera votata all’unanimità dai consiglieri presenti, il Comune di Fabbriche di Vergemoli si unisce all’importante iniziativa promossa dal gruppo delle medaglie d’oro al valor militare d’Italia, in collaborazione con l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), per il conferimento della cittadinanza onoraria da parte di tutti i Comuni italiani.

Nel corso del primo conflitto mondiale persero la vita circa 650mila soldati italiani ed in molti casi non fu possibile recuperare o identificare i resti. Il milite ignoto consentì a tutti gli italiani di identificare una persona cara in quel militare sconosciuto tumulato presso il sacello dell’Altare della Patria al Vittoriano. L’11 agosto 1921 il parlamento approvò la legge 1075, “per la sepoltura in Roma, sull’altare della patria, della salma di un soldato ignoto caduto in guerra”. Fu appositamente costituita una commissione per individuare i resti mortali di quello che sarebbe diventato il milite ignoto; unico requisito inderogabile fu quello della sua italianità. Provenienza territoriale, reparto e armata di appartenenza dovevano essere “ignote”.

Il Milite Ignoto fu scelto tra undici bare identiche da Maria Bargas, madre di un militare caduto in combattimento i cui resti non furono mai recuperati. Un treno speciale lo trasportò da Aquileia a Roma ed il 4 novembre 1921 avvenne la solenne tumulazione presso il sacello dell’Altare della Patria, al Vittoriano.

Con il conferimento della cittadinanza onoraria al milite ignoto, il comune di Fabbriche di Vergemoli vuole rendere omaggio a quanti hanno dato la vita durante i conflitti armati del Novecento – si legge nella delibera del Comune – lottando per la libertà, la democrazia e per il valore della fratellanza che oggi più che mai deve essere rinnovato e promosso soprattutto tra le nuove generazioni e in questo particolare momento, reputando di interpretare in tal modo i sentimenti e la volontà della cittadinanza di Fabbriche di Vergemoli.

Non è mai tardi per ricordare chi è caduto per la propria patria – commenta il sindaco Michele Giannini – Oggi l’abbiamo voluto fare nuovamente anche noi grazie a questa iniziativa di Anci. Non nego la commozione nel rileggere la storia del nostro milite ignoto. Nella speranza che mai una guerra ci debba di nuovo coinvolgere, ma nella consapevolezza che chi muore in armi non muore mai invano”.

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