Associazione pendolari: “Studenti rimasti a piedi a causa della soppressione del treno”

L'associazione: "Non c'è stata nessuna comunicazione ufficiale da parte della Regione Toscana"

Disagi per gli studenti a causa della cancellazione di alcuni treni, interviene l’Associazione Pendolari Toscana Nord Ovest.

“Questa mattina (20 marzo) – esordiscono – alcuni pendolari hanno segnalato la cancellazione di alcuni treni che hanno interessato diverse linee regionali, come la Pisa-Lucca-Aulla, la Porrettana e la Lucca-Viareggio (ma non solo… si rimanda al sito di Trenitalia), senza alcuna comunicazione ufficiale dalla Regione Toscana e solo dopo alcuni accertamenti pubblicati solo ed esclusivamente sul sito di Trenitalia. La Regione si avvale di un canale della mobilità che si occupa di informare gli utenti che viaggiano all’interno della Toscana, per quale motivo la riprogrammazione non è stata pubblicata sui canali regionali? Perché i funzionari non hanno interpellato i comitati e le associazioni pendolari come accaduto durante il lockdown o nella precedente zona rossa regionale? Perché nella riprogrammazione dell’offerta commerciale non sono state prese in considerazione che in alcuni comuni e/o province che si trovano in zona arancione le scuole sono ancora aperte e quindi gli studenti hanno lezioni in presenza? Dobbiamo segnalare anche il tardivo post di un funzionario della Regione pubblicato a mezzanotte, peccato che chi questa mattina doveva prendere un treno all’alba fosse già a dormire”.

“Tali mancanze – proseguono – hanno comportato che questa mattina alcuni studenti in partenza dalla stazione di Minucciano Pieve Casola (comune che si trova in zona arancione) e diretti negli istituti superiori della Lunigiana (anch’essa in zona arancione), sono rimasti a piedi a causa della soppressione del treno e l’istituzione del bus che in certe aree interne seppur con poche fermate hanno tempi di percorrenza superiori al treno, di conseguenza hanno perso un giorno di lezione. Chiediamo alla Regione di riprendere al più presto le comunicazioni con i comitati e le associazioni pendolari così come la precedente giunta Regionale ha curato nella precedente legislatura, al fine di evitare simili disguidi”.

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