Gallicano, proseguono i lavori del Consorzio lungo il Turrite foto

Si riduce il rischio idrogeologico del corso d’acqua grazie al finanziamento del ministero

Procedono speditamente i lavori di sistemazione di lunghi tratti del torrente Turrite, che il Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord sta eseguendo su finanziamento del ministero dell’ambiente e che prevede di terminare per il prossimo mese di febbraio.

Si tratta di una serie di sistemazioni dell’alveo del torrente a valle dell’abitato di Gallicano, in Garfagnana, teatro in passato di numerosi eventi alluvionali dovuti alle forti oscillazioni di livello del corso d’acqua, che trae alimentazione dalle Apuane e risente delle condizioni atmosferiche. A monte del torrente, la diga gestita da Enel, svolge una funzione di regolazione delle portate e anche di trattenimento dei detriti e materiale alluvionale, ma col passare del tempo la Turrite ha rivelato diverse criticità, che hanno reso necessaria questa prima serie di interventi.

I rilievi sulla salute del corso d’acqua, eseguiti nel 2015, hanno mostrato argini in parte erosi nella parte più bassa, quella vicina all’acqua. E sui tratti più delicati e critici si concentrano le attività in corso, che puntano a ridurre il rischio idrogeologico del Turrite di Gallicano, e a consolidare il versante destro che sostiene la strada provinciale. “I lavori che stiamo eseguendo sono un primo stralcio di un progetto generale che prende in considerazione tutto il corso. Come da progetto ci stiamo concentrando su punti localizzati che hanno la priorità nell’intento di stabilizzare le sponde del torrente. Stiamo lavorando per mettere in sicurezza numerosi tratti, con l’obiettivo di proteggere il corso della Turrite da erosioni dovute a nuovi eventi di piena. – spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – Opere significative rese possibili da un grosso finanziamento ministeriale di oltre 800mila euro”.

A sinistra del torrente sono già visibili le grandi scogliere costruite in massi naturali, di un’altezza variabile di 4-5 metri per proteggere il piede dell’argine dalle erosioni. Sono terminati anche i lavori di riprofilatura di un tratto dell’alveo che nel tempo era stato invaso da accumulo di materiale ghiaioso trasportato dalla corrente.

I lavori, che il Consorzio prevede di ultimare entro pochi mesi, saranno completati da ulteriori scogliere sul lato destro e da opere di rinforzo del versante, come paratie di micropali e reti metalliche di contenimento laddove si registrano le pendenze maggiori. Le sommità dei lavori saranno rinverdite con palificate in legname, una tecnica di ingegneria naturalistica che consente di integrare le nuove opere nel contesto naturale esistente.

“Anche la realizzazione di questa opera – dichiara Rolando Bellandi, amministratore del Consorzio 1 Toscana Nord – per la sicurezza della montagna, mette ancora in evidenza il ruolo fondamentale del Consorzio di bonifica, che si impegna ad affrontare le criticità del territorio con la presentazione di studi e progetti per ottenere finanziamenti importanti che consentono di perseguire l’obiettivo di cura e prevenzione del nostro territorio”.

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