Marchetti (FI): “Agricoltura senza manodopera: al lavoro chi ha reddito di cittadinanza”

Il consigliere regionale: "Il Pd non pensi alle sanatorie per gli immigrati, sarebbe mercato di consenso e basta"

“L’agricoltura non ha chi raccoglie? L’Agenzia regionale toscana per l’impiego Arti che in questi anni ha reclutato centinaia di persone faccia il suo mestiere e mandi a lavorare chi ha il reddito di cittadinanza, ovvero persone pagate dalla collettività per stare a casa. Altro che pensare sanatorie per gli immigrati irregolari. No a ogni forma di sfruttamento, no però anche a ogni forma di parassitismo. Soprattutto in questa fase si lavora dove serve”: va giù pari il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti rispetto al problema sollevato dagli imprenditori agricoli circa la mancanza di chi materialmente effettua i raccolti.

“Le colture pronte rischiano di andare compromesse per mancanza di manodopera. E’ brutto eticamente che del cibo vada sciupato e con esso l’operosità di chi lo ha portato a maturazione. E’ grave soprattutto in un momento di crisi come questo – sottolinea Marchetti – in cui chi ci nutre va tutelato con priorità immediatamente susseguente a chi ci cura. E’ gravissimo all’ennesima potenza che la risposta del Pd e delle sinistre di governo consista in una sanatoria degli immigrati irregolari, quando tutti noi come collettività manteniamo persone capaci attraverso il reddito di cittadinanza”.

Quante? L’Osservatorio dedicato sviluppato dall’Inps ha messo in rete il report con la lettura dati aggiornata all’8 aprile scorso: “In Toscana i nuclei raggiunti da reddito di cittadinanza, ovvero i percettori della misura, risultano essere 31.876, per un numero totale di persone coinvolte pari a 73.543 unità e un importo medio mensile – legge Marchetti – di 483,75 euro”. Il report disaggrega i dati anche su base provinciale: “Ad Arezzo i nuclei percettori di reddito di cittadinanza risultano 2.669, a Firenze 6.007, a Grosseto 2.214 e a Livorno 4.063. Ancora: 3.947 nuclei sostenuti da reddito di cittadinanza si trovano a Lucca, 2.830 a Massa Carrara, 4.025 a Pisa, 2.923 a Pistoia, 1.651 a Prato e 1.547 a Siena. Mi pare una forza lavoro adeguata a mettere in sicurezza fragole, rucole e altri raccolti”.

A fronte di ciò “in Toscana – prosegue Marchetti – per occuparsi della gestione dell’avviamento al lavoro e dell’attribuzione del reddito di cittadinanza è nata nel giugno 2018 un’Agenzia apposita, Arti, che fin qui per la propria operatività ha assunto circa 800 persone e giusto nell’ultima seduta consiliare ci ha presenta un bilancio di previsione 2020 con costi per il personale sui 27 milioni di euro. Ecco, si facciano fruttare. Letteralmente. Questi assunti lavorino mandando a lavorare chi oggi è mantenuto da tutti, mentre tutti siamo in difficoltà. Si fa il lavoro che c’è. No sanatorie, no parassitismi. Capisco che Pd e sinistre con una sanatoria di tutti gli immigrati irregolari e i clandestini realizzerebbero l’ambizione di ampliare la loro platea elettorale – conclude Marchetti caustico – ma questo è mercato di consenso. Parassitismo elevato al cubo e messo a sistema. Io non ci sto”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Serchio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.