Ance Toscana Nord acquista 3 ecografi per gli ospedali

Il presidente Varia: "Puntare sull'edilizia per un rapido rilancio dell'economia"

Ance Toscana Nord, l’associazione delle imprese edili di Confindustria Toscana Nord e che raggruppa i costruttori di Lucca Pistoia e Prato,  donerà agli ospedali San Jacopo di Pistoia, Santo Stefano di Prato e Versilia tre ecografi di ultima generazione.

La caratteristica di questi strumenti è la velocizzazione dei tempi di risposta diagnostica, e la conseguente ottimizzazione di analisi e ricoveri, in questo periodo di estrema emergenza.

“Per valutare la bontà e l’utilità della nostra scelta – dice a nome di tutti i colleghi il presidente di Ance Toscana Nord, Stefano Varia – ci siamo confrontati con medici esperti e con Estar. Ottenuto riscontro assolutamente positivo, abbiamo già provveduto all’ordine degli apparecchi, disponibili in pronta consegna. A breve quindi i nostri medici avranno un’arma in più per affrontare questa battaglia. Tali strumenti potranno essere utilizzati efficacemente anche dopo il periodo di emergenza pandemica. Ai medici, agli infermieri ed a tutto il personale sanitario delle nostre tre aree di competenza, esprimiamo la sincera gratitudine per lo spirito di sacrificio e l’abnegazione assoluta che stanno mostrando in questa incredibile circostanza”.

“Come imprenditori – continua Varia – non possiamo fare a meno di guardare ad un futuro prossimo che di normale avrà ben poco; la nostra economia sarà da ricostruire ed auspichiamo che le autorità nazionali tengano conto del fatto che la ripartenza del nostro Paese è un tema su cui è già necessario cominciare a confrontarsi mettendo in campo azioni concrete. L’edilizia è un settore che sta soffrendo da molti anni, un settore però fondamentale per il paese, la cui importanza è stata riconosciuta anche dal recente decreto del 22 marzo che ha previsto come essenziali le attività legate al codice ateco 42 dedicato alle opere di pubblica utilità, alle infrastrutture essenziali per la vita di una nazione. Ma quello stesso provvedimento ha messo in ginocchio il comparto che nelle nostre province era impegnato per la quasi totalità in tanti grandi e piccoli cantieri di ristrutturazione o costruzione di edifici civili o industriali non pubblici, attività che essendo classificate con il codice Ateco 41, non sono autorizzate dal decreto e quindi sono state sospese in soli due giorni”.

“L’auspicio, come Ance Toscana Nord – prosegue Varia – è che ci si renda conto che quello dell’edilizia è uno dei settori su cui puntare per ridare slancio ad un sistema economico devastato, negli ultimi 10 anni, da una politica scellerata di mancati investimenti in opere pubbliche e da una pesante e miope burocratizzazione delle norme, programmando fin da subito le opere che potranno ripartire, finanziando le infrastrutture da completare e da realizzare e stimolando gli investimenti  attraverso procedure di aggiudicazione semplificate, taglio della burocrazia e attenzione alle Imprese del territorio su cui le amministrazioni locali potranno puntare per mettere in moto fin da subito un circolo economico virtuoso”.

“Le nostre imprese – conclude Varia – sono sempre state pronte a supportare concretamente il paese nell’emergenza in passato e continuano a rispondere all’appello anche oggi, con grande spirito di sacrificio da parte delle maestranze che lavorano nei cantieri rispettando i protocolli di intesa sottoscritti dalle parti sociali per contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19; oggi abbiamo solo cercato di restituire una minima parte di quanto il sistema sanitario sta dando alla nostra comunità, di cui confidiamo che potremo continuare a fare parte con le nostre aziende, i nostri uomini e le nostre opere, domani”.

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