È morto all’età di 80 anni l’ex arbitro di basket Giancarlo Vitolo. Viveva a Pisa, dove per tanti anni ha fatto il farmacista e da quando era andato in pensione frequentava spesso la Garfagnana dove trascorreva lunghi periodi a Ponteccio, nel Comune di Sillano-Giuncugnano, paese di origine della moglie. Vitolo, benvoluto e stimato da tutti, amava passare il tempo in compagnia degli amici al bar a Pugliano nel Comune di Minucciano dove spesso lo si notava giocare a carte al bar gestito da Domenico Cecchi e dalla moglie Paola Albertoni.

La notizia della sua morte, ha gettato nello sconforto chi, in Garfagnana gli ha voluto bene. A ricordarlo, anche un accurato articolo su Gazzetta.it, il sito online della Gazzetta dello Sport che ben descrive la figura di Vitolo. Eccolo: “Lutto nel mondo arbitrale e di tutto il basket italiano. È scomparso all’età di 80 anni Giancarlo Vitolo, arbitro benemerito della Fip, un asso tra i fischietti della vecchia generazione. Nato a Roma ma pisano di adozione e residenza, Vitolo vantava un curriculum che parla da solo: 524 partite dirette nel periodo 1967-1989-di legge su Gazzetta.it-Nel 1970 venne promosso arbitro internazionale. Tante le competizioni che lo hanno visto al centro del campo, tra questi i Giochi di Mosca 1980, l’europeo di Nantes 1983 (vinto dalla Nazionale azzurra), due mondiali e un europeo femminile. Famoso il suo binomio, tutto toscano, con Bruno Duranti, una coppia che ha diretto tante finali scudetto. Tra queste la famosa serie Olimpia Milano-Virtus Bologna del 1984 che vide l’espulsione di Dino Meneghin, pivot di Milano, in gara-2, decisa poi nell’assegnazione del titolo. Ironia del destino, nel 2008 toccò al leggendario pivot, allora presidente federale, premiare Vitolo, eletto nella Italia Hall of Fame”.

Maurizio Binzeschi