Simonini (Lega): “Che fine ha fatto la Pania di Molazzana?”

Dov’è finito il periodico La Pania di Molazzana? A chiederselo è il consigliere comunale e provinciale della Lega, Simone Simonini. “Giungono momentanee notizie negative da Molazzana – dice Simonini – per quanto riguarda il periodico trimestrale, nonché giornalino informativo La Pania. Una storia nata 30 anni fa, con oltre cento numeri pubblicati, e un libro dedicato proprio in concomitanza del numero 100 e 25 anni di attività. Momentaneamente però, il tutto sembrerebbe interrompersi a causa, non di una mancanza di fondi (come in altri comuni), bensì per lo scarso impegno di molti consiglieri comunali, membri del comitato di redazione”.

“Nelle ultime uscite – prosegue Simonini ho notato dei ritardi, che poi si sono concretizzati con, la non pubblicazione del mese di giugno. Da qui ho cercato di capire meglio la situazione, e oggi purtroppo sembrano confermarsi notizie negative, per la pubblicazione del numero 118 di giugno, ma anche per quello 119 di settembre. Il giornalino La Pania nato nel lontano luglio del 1988 grazie al sindaco Selso Savoli, oggi, rischia di scomparire per sempre con l’attuale amministrazione capitanata dal sindaco Rino Simonetti. Infatti nella redazione si trovano attualmente ben 10 componenti, di cui 6 facenti parte del consiglio comunale. Possiamo trovare il direttore nonché sindaco Simonetti, il vicesindaco Talani, l’assessore Filippi, il consigliere di maggioranza Carli e i due di minoranza Bianchi e Rolandi (di cui quest’ultimo surrogato su mia richiesta visto le assenze ingiustificate in Consiglio). I restanti quattro componenti, sono membri esterni al Consiglio, su cui, aggiungo, grava il peso maggiore del lavoro, e per questo mi sento di ringraziarli pubblicamente”.
“Ricordo che nel comune di Molazzana – chiude Simonini –  le commissioni istituite sono due, quella elettorale e quella del comitato di redazione. Attualmente sono l’unico consigliere comunale a non far parte di entrambe, visto che ne sono stato escluso per motivi politici. Sono dispiaciuto che proprio i rappresentanti eletti in Consiglio dalla popolazione non garantiscano “momentaneamente” un apporto efficace al proseguimento di questo storico periodico. Personalmente, al fine di portare un contributo ad un servizio storico, mi rendo disponibile alla più ampia collaborazione, come sempre dichiarato. Questo però è l’ennesimo risultato negativo di questa amministrazione”.

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