Rinviato a giudizio l’ex consulente finanziario di una nota società di pulizie con sedi in provincia di Lucca e Firenze. I giudici lo accusano di appropriazione indebita e ora l’imputato dovrà comparire in aula il prossimo 25 gennaio. L’uomo, secondo la ricostruzione della procura, avrebbe creato tre società ad hoc verso le quali avrebbe fatto confluire circa 700mila euro dal 2013 al 2016 attraverso un sistema di false fatturazioni a fronte di prestazioni mai avvenute.

Nel tempo consolidando sempre più la sua posizione all’interno della ditta, sempre secondo i giudizi, sarebbe riuscito a impossessarsi di tutti i codici necessari e di tutte le password dei conti correnti aziendali per effettuare direttamente i pagamenti verso le sue tre società con l’unico scopo di impossessarsi della liquidità della ditta presso cui lavorava. Creando anche una forte situazione di disagio economico alla ditta e ai lavoratori. Denunciato dopo essere stato scoperto dagli amministratori è stato rinviato a giudizio e dovrà difendersi in un’aula di tribunale dalle accuse che gli muovono gli inquirenti. Dopo mesi di indagini la gran parte del denaro sottratto è stata recuperata e restituita alla ditta che nonostante si trovi in fase di espansione era andata in difficoltà a seguito dell’appropriazione indebita da 700mila euro e rischiava le procedure di pre-fallimento. Per la magistratura l’imputato da consulente era diventato un amministratore di fatto dopo aver convinto con il suo lavoro i soci e i veri amministratori che doveva occuparsi lui dei rapporti con le banche ecc. La guardia di finanza aveva dimostrato che tutto ciò era stato fatto col solo scopo di appropriarsi del denaro. A gennaio il processo che stabilirà le sue eventuali responsabilità.

Vincenzo Brunelli