Unione Comuni Garfagnana, tesi da 110 e lode su piano protezione civile

Una tesi da 110 e lode sul piano intercomunale di protezione civile: è la laurea in architettura – sulla “pianificazione del territorio ed aree urbane” – che è valsa anche il diritto alla pubblicazione della tesi ed utilizzo informatico dei dati, dei giovani toscani Roberto Fiaschi, Marco Natali e Francesca Tommasoni. I tre studenti hanno realizzato lo studio Oltre l’emergenza – Un nuovo approccio dei territori a rischio – Il caso della Garfagnana nell’Appennino Toscano. Lo studio verte sull’analisi delle aree di emergenza individuate e da individuare nei piani di protezione civile, nel contesto italiano, prevedendo anche un modello che individua le caratteristiche essenziali delle zone che possono essere utilizzate come Tendopoli per la popolazione o le zone destinate ad ospitare i mezzi ed il personale che portano i soccorsi nelle zone colpite da eventi emergenziali.
Il lavoro svolto dagli studenti seguiti dal professor Francesco Alberti e dal dottor Lorenzo Bambi hanno permesso tra l’altro una valutazione del lavoro di pianificazione svolto dai tecnici dei Comuni della Garfagnana che ha portato alla redazione del piano intercomunale dell’unione Comuni Garfagnana approvato nel dicembre 2017. Il risultato dell’analisi conferma la buona rispondenza delle scelte operate dai tecnici, rispetto alla valutazione scientifica effettuata in sede di tesi.

 

 La discussione della tesi, altamente innovativa, è stata vivamente apprezzata dalla commissione d’esame che ha evidenziato e segnalato il lavoro svolto come necessità operativa in fase preventiva sulle aree potenzialmente a rischio per prevedere prima dell’evento lo scenario operativo per la gestione delle emergenze. Il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana, Nicola Poli, esprime il proprio apprezzamento per i risultati conseguiti e gli auguri di buon proseguimento ai giovanissimi dottori a cui va il plauso particolare dell’ente per il lavoro svolto. La speranza, adesso, è che possa essere di stimolo per studi ulteriori del territorio. “Un particolare ringraziamento – afferma Poli – va al servizio di Protezione Civile per la capacità di saper cogliere importanti opportunità, dal riconoscimento del valore scientifico e accademico del piano alla sua divulgazione e condivisione nella comunità scientifica”.

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