Primo disco per il gruppo garfagnino ‘Stàindubàtta’

Anche l’Italia ha i suoi Sigùr Ròs e vengono dalla Garfagnana: sono gli Stàindùbatta, che domani (28 ottobre), a partire dalle 18, lo Sky Stone & Songs presenteranno il loro primo lavoro discografico, che porta il nome del gruppo. Nati due anni fa, fin dal nome, hanno fatto la scelta di comporre i loro testi in dialetto garfagnino: Stàindùbatta, infatti, letteralmente significa ‘dove lo metti, sta’. Oltre al recupero della tradizione dialettale delle nostre montagne, gli Stàindùbatta hanno intrapreso anche una ricerca musicale particolare, fatta di suoni elettrici e naturali e che si basa sul concetto di un’unica unità sonora con le parole, in modo da creare atmosfere dilatate, in qualche misura rallentate, in netto contrasto con la velocità che caratterizza il mondo in cui ci muoviamo oggi.

Atmosfere avvolgenti come la nebbia che al tramonto si posa sui monti della Garfagnana, rendendone i confini sempre meno netti e distinguibili. La musica di questo gruppo riesce ad avvolgere e trasportare in una realtà che è stata travolta dalla frenesia del Terzo Millennio, ma che non deve e non può essere dimenticata.
Gli Stàindùbatta sono Alessio Vanni alla batteria e tastiere, Emanuele Bertucci al basso, Federico Bragaglia alla batteria e tastiere, Simone Tardelli alla chitarra e voce e, domani, parleranno di questo loro viaggio tra tradizione e futuro.

 

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