Scuole, assegnate 1.600 cattedre annuali

Una task force durata una settimana, un sistema innovativo adottato dall’ufficio scolastico provinciale, con la collaborazione attiva non soltanto degli uffici ma anche delle stesse scuole e dei loro presidi: in sette giorni 1.600 le cattedre assegnate. Un risultato ottenuto ottimizzando i tempi, e rendendo anche la pratica più trasparente e agevole per gli aspiranti ad un incarico annuale. Docenti precari, che negli anni scorsi erano stati convocati individualmente dai singoli istituti, con le ovvie difficoltà in termini di gestione e tempistica. Quest’anno, invece, i presidi, sotto il coordinamento della dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, Donatella Buonriposi, e il personale dell’ex Provveditorato, hanno optato per una convocazione unica, nell’aula magna del polo Iti Fermi, incrociando le graduatorie d’istituto in un unico ‘listone’, presentando ai docenti chiamati a raccolta il quadro in tempo reale: graduatorie, posti disponibili per classi di concorso, scuole (tra quelle scelte dai candidati) e situazione aggiornata per tutti e tre gli ambiti scolastici provinciali: da Lucca e Piana, fino a Valle del Serchio e Garfagnana e, ovviamente, la Versilia.

“Questo sistema – ha osservato la dirigente dell’Ust di Lucca, Buonriposi – ha fatto sì che in una settimana siamo stati in grado, con uno straordinario lavoro dei presidi e delle scuole, di assegnare tutte le cattedre mancanti. Da lunedì, infatti, in tutti gli istituti l’orario scolastico sarà interamente coperto”.
Dal 26 settembre al 3 ottobre scorso un esercito di docenti delle graduatorie si è ritrovato al Fermi, dove ha scelto in base a requisiti, punteggi e disponibilità, l’istituto in cui insegnare. Tra questi, circa 400 hanno optato per le cattedre di sostegno, un capitolo per il quale l’Ust ha chiesto al ministero un potenziamento degli insegnanti quasi doppio rispetto a quello previsto. “Segno di una particolare attenzione riservata al problema della disabilità – ha osservato la dirigente Buonriposi – che nella nostra provincia è stato affrontato in modo molto serio. Oggi siamo arrivati ad una situazione di copertura totale, cosa che non accadeva nel passato”. Ad i posti così assegnati, potranno aggiungersi ancora una ventina di altre cattedre annuali, perché apre proprio oggi la piattaforma ministeriale per l’inserimento di alunni disabili con nuova certificazione. Questa popolazione di studenti, del resto, è molto numerosa a livello provinciale, dove sono, in totale, 1.527 gli alunni con disabilità certificata, di cui 673 gravi. Su 80mila studenti totali la cifra non è di poco conto.
Il punto sulla situazione – che, è stato spiegato, è comunque in continua evoluzione, sia perché nel corso dell’anno potranno esserci variazioni o assenze di insegnanti per malattia – è stato fatto questa mattina (6 ottobre) all’ex Provveditorato, alla presenza di gran parte dei ‘super presidi’ della provincia. Quello dei dirigenti scolastici, in effetti, è un altro dei capitoli aperti: molti di essi hanno dovuto assumere delle reggenze in altri istituti, o perché questi – come soprattutto in Garfagnana – sono in fase di accorpamento – o perché mancano le figure, in attesa che venga bandito il prossimo concorso.
“Nonostante le difficoltà – ha spiegato Massimo Fontanelli, preside del Polo Fermi Giorgi e reggente all’Isi Garfagnana di Castelnuovo – abbiamo deciso, come istituti, di fare una convocazione unica per assegnare le cattedre a tempo determinato. Questo sistema oltre che più efficace ci è apparso anche più trasparente. Ed è stato anche condiviso con i sindacati, che ringrazio per la loro disponibilità”.
Insegnanti di ruolo. Il quadro non poteva non contemplare le nuove assunzioni di ruolo, che hanno riguardato in tutto duecento insegnanti, su tutte le scuole. Di questi 20 sono stati immessi in ruolo per cattedre su sostegno. “L’anno scorso i nuovi insegnanti di ruolo furono 300 e l’anno precedente, grazie alla Buona scuola, furono oltre 400 – spiega il provveditore Buonriposi -: adesso vogliamo proseguire nell’attenzione all’handicap e al sostegno, e rivolgiamo un appello agli studenti che si stanno formando: servono insegnanti con la specializzazione e servono sempre di più”.
Il sostegno. Infatti, è questo uno dei principali problemi per le assegnazioni di cattedre per il sostegno agli studenti disabili: mancano gli insegnanti con specializzazione. Lo dimostrano anche i numeri: dei circa 400 incarichi annuali assegnati, infatti, soltanto una piccolissima percentuale ha la specializzazione. La legge consente di ricorrere anche ad insegnanti non in possesso del titolo specialistico previsto, ma che di fatto, per anni, si sono occupati disabilità. “La cronica mancanza di insegnanti specializzati – ha osservato Claudio Franciosi, preside al Comprensivo Camaiore Uno e reggente all’Ic Pescaglia – fa sì che si debba ricorrere a questo sistema. Ma siamo riusciti, comunque, a garantire nella stragrande maggioranza dei casi la continuità”. Ovvero, i docenti per lo più sono stati riconfermati sul sostegno: “Molti insegnanti pur avendo titolo per accettare altre cattedre su posti comuni – ha spiegato Donatella Buonriposi – hanno preferito riconfermare l’incarico nel sostegno, perché dal punto di vista professionale deve essere apparso più gratificante. Questa è sicuramente una buona notizia per i genitori, di cui comprendiamo le preoccupazioni e le ansie, ma che invitiamo, in presenza di qualsiasi dubbio o problema, a confrontarsi con le scuole, prima di trarre le conclusioni”.
Per far fronte alla mancanza di docenti specializzati, l’ufficio scolastico di Lucca non si appella soltanto alla volontà degli insegnanti che si stanno formando. “Anche quest’anno – spiega la Buonriposi – faremo partire Sos Sostegno, che è un corso di formazione destinato ad insegnanti non in possesso del titolo specialistico per fornire loro le nozioni necessarie per assolvere al meglio al loro ruolo”. Certo, potrebbe non bastare. Perché “la percentuale di bambini autistici nelle scuole aumenta progressivamente – spiega ancora la Buonriposi – e oggi arriva ad un rapporto di circa uno a 60”. Il caso è stato comunque affrontato: basti dire che in provincia sono 505 gli insegnanti di sostegno di ruolo e l’ex provveditorato ha chiesto altri 596,5 posti.
Cattedre, work in progress. In queste prime settimane dalla riapertura delle scuole, non sono mancate le proteste e le segnalazioni, sia di docenti che di genitori. E’ anche per questo che la dirigente dell’ufficio scolastico ha voluto far presente “che il meccanismo di assegnazione delle cattedre – ha osservato Buonriposi – è parecchio complicato. Si parte da gennaio febbraio con le iscrizioni degli alunni. I dati vengono elaborati e soltanto tra luglio e agosto si ha un quadro esaustivo dal ministero. Ecco i motivi che ogni anno, e da sempre è così, portano ad alcuni ritardi nell’assegnazione di qualche cattedra. Ma quest’anno, con il sistema adottato e un vero e proprio tour de force, la situazione può dirsi ormai definita”. Su tutto, pendono ancora alcune incognite: “Prima fra tutti il contenzioso in atto con alcuni insegnanti delle graduatorie che chiedono di essere inseriti nelle fasce più alte – spiega il dirigente dell’Usp -. A questi vanno aggiunti i ricorsi di insegnanti con diploma magistrale”, conseguito entro il 2011 e che ora chiedono (e in tanti casi, seppure con riserva, hanno ottenuto) l’inserimento nelle Gae.
Super presidi. Una situazione in fieri è anche quella che riguarda le dirigenze scolastiche. Il caso della Lucchesia è comune anche a tanti altri uffici scolastici provinciali. Molti dirigenti infatti hanno dovuto assumere reggenze, in attesa che venga bandito il prossimo concorso. E questa mattina, i presenti all’ex Provveditorato per la chiusura delle assegnazioni delle cattedre, hanno la medesima situazione. Come ad esempio la preside Iolanda Bocci: è dirigente all’Isi Machiavelli, ma anche reggente all’istituto Comprensivo di Castiglione di Garfagnana. Destino simile anche per Barbara Caterini, dirigente al Comprensivo di Pietrasanta e a quello della Darsena a Viareggio. Di Fontanelli si è detto, ma c’è anche Anna Rugani che si divide tra il comprensivo Lucca 7 e il comprensivo di Camporgiano. Al tavolo erano presenti anche Maria Rosa Mencacci, preside all’Isi Piaggia di Viareggio; Maria Pia Mencacci, dirigente del Liceo artistico e musicale Passaglia; Elisabetta Giannelli, preside al Comprensivo Lucca 3; Nella De Angeli, preside al Comprensivo don Milani di Viareggio; Gino Carignani, alla guida del Comprensivo Lucca 2 e Nicola Preziuso, dell’istituto comprensivo Micheloni di Lammari e Marlia.

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