Careggine, è guerra sugli scuolabus

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Una vicenda apparentemente come tante che vede un privato contrapposto al comune di Careggine in una situazione che rischia di diventare esplosiva e trascinare il municipio in una vicenda legale davanti al tribunale amministrativo in prima istanza.

Le parti che stanno per finire in causa sono il comune Careggine e un’azienda del territorio la Conti Sabatino che si occupa di trasporto persone. E ad aver creato le condizioni legali per intentare una causa è proprio lo stesso municipio che prima ha sostenuto l’idoneità di una ditta al trasporto scolastico e poi la ha negata.
In sintesi la Conti prima si è vista assegnare il trasporto scolastico nel comune di Careggine per l’anno 2017-2018 e poi poco dopo però il Comune ha ritenuto di togliergli l’appalto per darlo ad un’altra ditta, che nella gara si era posizionata seconda.
In breve quindi la Conti Sabatino da aggiudicatrice del servizio si è vista scavalcata da un altro operatore del settore dopo che l’assegnazione era già stata fatta. Ora la vicenda è già finita nelle mani degli avvocati, e a quanto pare il municipio dovrà decidere se tornare sui suoi passi oppure perseguire sulla seconda scelta perché ritenuta legittima e imbarcarsi una una battaglia legale che potrebbe costare alla fine, in caso di condanna vari decine di migliaia di euro alla comunità.
Tutto comincia nei primi giorni di agosto, quando il Comune invita tre aziende a partecipare alla gara per l’assegnazione del trasporto scolastico nell’anno che sta per cominciare. Le tre aziende, tra cui la Conti, partecipano alla gara e quest’ultima spunta il primo posto grazie ad un ribasso sul costo del servizio del 10 per cento, il costo base dell’appalto era di 35mila euro. Una gara formalmente espletata correttamente, tanto che il comune il 3 agosto, sempre durante la gara, procede alla verifica dei documenti necessari per svolgere il servizio della Conti allegati all’offerta e nel verbale di gara scrive che si è proceduto alla tempestiva verifica della documentazione della aziende partecipanti necessari per svolgere il servizio. Le altre due aziende arrivano seconda e terza perché presentano offerte meno vantaggiose per l’ente. La seconda però non si rassegna e circa 15 giorni dopo dice al Comune che nella documentazione presentata dalla Conti vi sono alcune lacune, presentando un’istanza in autotutela e dicendo nei fatti che era pronta a ricorrere alle vie legali se il municipio non avesse provveduto. Il Comune a quel punto chiede integrazione e la Conti sui documenti che la abilitavano al trasporto persone. La ditta aggiudicatrice riproduce la documentazione, in parte rilasciata dallo stesso comune prima che venisse bandita la gara e pensa di avere risolto il problema, ma invece le cose vanno altrimenti perché la seconda classificata sostiene anche che la Conti non avrebbe i mezzi necessari allo svolgimento del servizio. La Conti risponde ancora su come intende svolgere il servizio, producendo una serie di documentazioni a dimostrazione anche dell’impegno economico della ditta nel acquisire ulteriori strumenti di lavoro per garantire al meglio il servizio.
A quel punto tutto sembra tacitato, ma invece il comune chiede ulteriori precisazioni e il 31 agosto 2017 alla Conti in particolare, essendo quest’ultima un’azienda a conduzione familiare con un solo mezzo, il municipio chiede come si intenda garantire il servizio in caso di malattia, incidente o altri che impedisca al lavoratore di svolgere l’attività, fermo restando il divieto di subappalto del trasporto scolastico.
La Conti risponde nuovamente alle integrazioni richieste dal municipio, producendo altri documenti e illustrando le modalità con cui vuole svolgere il servizio, dicendo che si sarebbe dotata di collaboratori per dare al tutte le garanzie necessarie documentando in parte anche la propria risposta. Le risposte però non sembra essere state soddisfacenti per il Comune che alla fine con la determina 278/2017 toglie il servizio alla Conti e lo assegna alla seconda classificata, andando di fatto contro quanto stabilito dalla gara d’appalto bandita e espletata proprio dal comune stesso.
Da qui si apre la guerra legale tra la Conti e il Comune. L’azienda infatti assistita dai suoi avvocati ha sollevato una serie di osservazioni sull’irregolarità della condotta del municipio, non ultimo il fatto che per riassegnare il servizio secondo i legali di parte sarebbe stata necessaria una nuova gara e quindi non sarebbe legittima l’assegnazione alla seconda classificata fatta con una determina. Ora la Conti ha inviato al Comune una lunga lettera in autotutela annunciando che se il municipio non tornerà sui suoi passi legittimamente impugnerà questa decisione davanti al tribunale amministrativo della Toscana.
Alla fine quindi gli amministratori comunali adesso vengono a trovarsi presi tra due fuochi, da un lato il primo classificato pronto ad impugnare davanti al tribunale fiorentino se non si vedrà riassegnare il servizio, dall’altro il secondo classificato che a questo punto diventa parte attiva, visto che aveva già presentato un preavviso di citazione nel momento in cui contestava i documenti della Conti. Di sicuro c’è che la vicenda è singolare e una domanda rimane, se la documentazione della conti era in regola il 3 agosto, come poteva non esserlo più il 20 quanto la seconda classificata a presentato istanza di autotutela contestando la regolarità dei documenti? Le due posizioni non possono essere entrambe vere allo stesso tempo, ma ad accertare quale della due sia giusta con molta probabilità saranno i magistrati del Tar.

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