Taglio alberi ai Carpinelli, critico l’ex ministro

Taglio degli alberi al passo dei Carpinelli: il comitato a difesa delle piante non ci sta ed interpella Giuliano Urbani, l’ex ministro per i beni e le attività culturali. Il padre del vigente codice dei beni culturali e del paesaggio si esprime, dunque, in merito ai disboscamenti in corso, lasciando intendere esplicitamente tutta la sua contrarietà.

“Sono stato ministro per alcuni anni – l’incipit di Urbani – e ho cercato tra i tanti impegni di salvaguardare il paesaggio. Il ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – ricorda – ha il compito di tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio culturale dell’Italia. Questo per evitare uno scempio del nostro territorio, in virtù di interessi economici, che a volte vengono nascosti dietro la parola “sviluppo”. Invito dunque tutti i responsabili a ripensare con coscienza a quanto sta avvenendo. E’ necessario intervenire a difesa di queste meravigliose colline e, per questo, mi associo all’indignazione degli abitanti”.
Urbani, poi, entra più nello specifico rammentando quelli che sono gli obblighi di legge scaturenti direttamente dall’art 134 del codice. “Per paesaggio si intende il territorio espressivo di identità, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali, umani e dalle loro interrelazioni – ricorda – 
ed il codice tutela il paesaggio relativamente a quegli aspetti e caratteri che costituiscono rappresentazione materiale e visibile dell’identità nazionale, in quanto espressione di valori culturali. Ancora, salva la potestà esclusiva dello Stato di tutela del paesaggio quale limite all’esercizio delle attribuzioni delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano sul territorio, le norme del codice definiscono i principi e la disciplina di tutela dei beni paesaggistici.
L’ex ministro conclude il suo intervento soffermandosi sui focus della tutela e valorizzazione del paesaggio: “La tutela del paesaggio è volta a riconoscere, salvaguardare e, ove necessario, recuperare i valori culturali che esso esprime. La valorizzazione del paesaggio concorre a promuovere lo sviluppo della cultura. A tale fine le amministrazioni pubbliche promuovono e sostengono, per quanto di rispettiva competenza, apposite attività di conoscenza, informazione e formazione, riqualificazione e fruizione del paesaggio nonché, ove possibile, la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati”.

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