Protocollo Castelnuovo-Lucca, ok di Confindustria

C’è il via libera di Confindustria al protocollo che il viceministro Riccardo Nencini alcuni giorni fa (leggi qui) ha presentato per il potenziamento del trasporto ferroviario sull’asse Castelnuovo-Lucca.

Un investimento che punta a ridurre il trasporto su gomma delle merci per potenziare quello su ferro, creando un percorso che porti la movimentazione fino al porto di Livorno passando per lo scalo merci del Frizzone. Il protocollo è pronto per essere firmato da tutti i soggetti istituzionali coinvolti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Toscana, Provincia di Lucca, i Comuni di Lucca e Castelnuovo di Garfagnana e l’Unione dei Comuni di Garfagnana. Fondamentale sarà il ruolo di Rete ferroviaria ed alcuni aziende locali, disponibili ad investire risorse proprie in questa operazione. Gli industriali si augurano quindi che questo modus operandi che determina le scelte in tema di infrastrutture strategiche diventi diffuso e venga adottato, per esempio, nel potenziamento dello Scalo Merci del Frizzone.
La posizione di confindustria Toscana Nord è chiara, considerando anche che proprio dall’associazione industriali da anni si chiedono questo potenziamento.
“Il protocollo di intesa alla cui stanno lavorando i soggetti coinvolti nel potenziamento della linea ferroviaria Lucca – Castelnuovo di Garfagnana e nella costruzione dello scalo merci della Stazione di Castelnuovo è, per noi di Confindustria Toscana Nord il segno di una buona politica – spiega il presidente digli industriali della toscana del Nord Giulio Grossi – in particolar modo, abbiamo apprezzato la presa in carico del problema da parte dell’onorevole Raffaella Mariani ed il suo impegno nel coordinare gli attori di questo articolato processo”.
“Il potenziamento della linea, unita alla realizzazione dello scalo merci può costituire un modello veramente rispondente alle necessità di una mobilità moderna, multimodale, capace di qualificare ancora di più l’industria del territorio ed il territorio stesso, che ne trarrà giovamento – aggiunge Stefano Varia, nella qualità di consigliere di Confindustria Toscana Nord delegato alle infrastrutture e territorio – certo, alcuni aspetti saranno da definire puntualmente e fin da subito, ad iniziare dalla sostenibilità economica, per le imprese, di un’operazione così imponente e che le vede parti attive nella sua realizzazione; un caso di confluenza dell’interesse pubblico con quello dell’industria, che va, oltretutto, nella direzione del miglioramento ambientale e della qualità generale della vita”.

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