Fornaci, vandalismi alle auto dei lavoratori Kme

Un bullone piantato nella gomma della macchina. Forse addirittura con un avvitatore. Troppo preciso e troppo a fondo per pensare soltanto a un caso. Soprattutto se gli episodi si ripetono ormai da troppe settimane, da mesi e mesi addirittura. Con un crescendo che ha caratterizzato l’ultimo periodo. E il pensiero va ai vandali che hanno preso nuovamente di mira le auto dei lavoratori Kme ed Em Moulds di Fornaci di Barga: graffi alle auto, gomme bucate e persino bulloni delle ruote svitate. I lavoratori ormai sono costretti a controllare i mezzi ogni volta che escono dall’azienda e i sindacati sono fortemente preoccupati.

A farsene portavoce il segretario Uilm area nord Toscana, Giacomo Saisi: “All’inizio non volevamo credere al vandalismo o al sabotaggio. C’erano tanti bulloni e diverse viti sparsi nel parcheggio e pensavamo che li avesse persi un camioncino durante le fasi di carico e scarico. Ma adesso è difficile continuare a pensare che sia sempre un caso: nel parcheggio vicino al tornello dove entrano i lavoratori di Kme ieri mattina un operaio si è trovato una ruota forata con un bullone. Uno di quelli senza punta. Ed è la quarta volta che succede nel giro di pochi mesi, fra i parcheggi Luigi Orlando e Pier Luigi Del Frate. Il gommista che ha estratto il bullone dice che molto probabilmente è stato addirittura piantato con l’avvitatore: un dispetto, un vandalismo vero e proprio. E sempre a danno dei lavoratori Kme. Quattro indizi fanno una prova…”. Chiunque sia e qualunque siano le motivazioni dietro a questi gesti, approfitta anche del fatto che il parcheggio vicino ai tornelli non è assolutamente sorvegliato e, soprattutto, non ci sono neppure telecamere: “Si tratta di terreni un tempo proprietà di Kme poi ceduti al Comune – prosegue il segretario Uilm -. Un’area senza telecamere che rimane anche un po’ nascosta alla vista e qualcuno, a quanto pare, ne approfitta. C’erano stati già alcuni episodi l’anno scorso, che poi si erano fermati. Ma da alcuni mesi sono ripresi con eccessiva frequenza. Due volte ai danni della stessa persona: gli hanno pure svitato i bulloni delle ruote mettendo a repentaglio la sua vita. Almeno speriamo che questi fatti non abbiano nulla a che fare con la vicenda Kme. Sarebbe veramente una cosa troppo brutta, che va oltre il civile dialogo e la discussione aperta e democratica”. A ogni modo c’è da trovare una soluzione e Saisi rilancia l’appello all’azienda e alle istituzioni: “Abbiamo già parlato con la dirigenza aziendale e con il sindaco Caterina Campani. Qui bisogna installare dei sistemi di videosorveglianza, per potenziare i controlli, la sicurezza di tutti. L’azienda è intenzionata e disponibile, anche se la soluzione migliore probabilmente resta la realizzazione di un parcheggio all’interno della proprietà. Crediamo che no ci sia più da aspettare, per il bene dei lavoratori prima di tutto”.

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