A Fabbriche di Vergemoli nata la cooperativa di comunità

Un progetto di ricettività sostenibile utilizzando gli spazi di Palazzo Roni, degli ex uffici comunali e del teatrino parrocchiale. Grande festa a Fabbriche di Vergemoli: ieri (18 gennaio), infatti, si è tenuta la presentazione della cooperativa di comunità la Dispensa montana con la presenza dei soci fondatori. L’evento, tenutosi a Palazzo Roni nella sala Lombardi, ha visto la partecipazione da parte del sindaco Michele Giannini, delle autorità locali e dell’assessore alla presidenza regionale Vittorio Bugli. Dopo i saluti, la visita dei locali dove si svilupperà ulteriormente l’attività della Dispensa montana: teatrino e vecchio Municipio dove ci sarà il taglio del nastro agli uffici della Coop. Per concludere anche una degustazione di prodotti tipici.

 

Quella di Fabbriche di Vergemoli è una delle venticinque esperienze in tutta la Toscana che la giunta regionale ha finanziato complessivamente a dicembre con 1milione e 200 mila euro. Un modo per contrastare e invertire il trend di spopolamento e l’impoverimento della aree più marginali della Toscana.
Le cooperative di comunità, infatti, sono nate per superare la crisi e lo spopolamento, e la Regione Toscana ha deciso di investire nei loro progetti più interessanti. Ad aprile, quando è stato annunciato il bando, erano stati stanziati 400mila euro. Ma poi così tante sono state le domande presentate che la giunta ha deciso di aumentare le risorse a disposizione, pronta ad aggiungere altri 800mila euro nel bilancio 2019 che dovrà essere approvato entro la fine dell’anno. In trentadue hanno risposto infatti al bando, anche se solo venticinque avevano i requisiti indispensabili: il triplo di quelle ipotizzate ed anche se molte sono ancora da costituire si tratta di una cifra impensabile pochi mesi fa, visto che in tutta Italia lo scorso anno si contavano solo una settantina di queste esperienze.
“Quello che stiamo sperimentando con questi progetti di cooperative di comunità – ha affermato l’assessore alla partecipazione e alla presidenza della Regione Toscana, Vittorio Bugli, intervenuto venerdì alla presentazione della cooperativa di comunità “Dispensa Toscana” nel comune garfagnino – è tentare di rigenerare queste comunità dal basso: ci sono tante persone e ragazzi giovani nelle aree interne, che hanno bisogno di un’opportunità per creare delle attività, che ovviamente devono contare su un sostegno, un supporto, di luoghi pubblici messi a disposizione dalle istituzioni, ma che possono costituire nuova impresa e nello stesso tempo offrire servizi pubblici per chi è rimasto in questi territori. Occasioni che permettano loro di vivere nel luogo dove sono nati, per creare lì un futuro: è un modalità che sembra antica, ma che costituisce vera innovazione sociale. Ci sono grosse potenzialità per le aree interne se sapremo fornire i servizi giusti come le nuove tecnologie e nuove economie civili”.
“Scopo della Regione, con questo bando, è costituire le cooperative di comunità – ha proseguito –  come strumento per rinforzare la cultura della partecipazione, per costruire progetti tesi a fare in modo che questi luoghi possano essere ulteriormente valorizzati, resi attraenti per il turismo e vivibili per i cittadini. Qui vi è un’esigenza imposta dalla situazione geografica e proprio per questo è importante avere idee nuove. E non ultimo la rinascita dello spirito delle comunità, che se non si rigenerano muoiono, un motore che abbia le caratteristiche per diventare economicamente autonomo, creare occupazione, favorito nella partenza dal supporto delle istituzioni”.
“E’ un’iniziativa – ha sottolineato Bugli – che abbiamo deciso di realizzare assieme agli abitanti di questi borghi, forti delle riforme che in Toscana sono state fatte con la diretta partecipazione delle persone. A livello regionale abbiamo iniziato un percorso, dal significativo titolo ‘Collabora Toscana’, che ha prodotto un libro verde e linee guida sull’economia circolare e collaborativa. Il bando per le cooperative di comunità, cui anche il territorio di Fabbriche di Vergemoli ha partecipato, ne è uno degli esiti”. Fabbriche di Vergemoli ha risposto all’appello.
Il progetto di Fabbriche di Vergemoli. Albergo diffuso ed ostello, una bottega e la vendita di legname, informazioni turistiche ma anche manutenzione dei sentieri: sono gli ingredienti del progetto di ricettività sostenibile che a Fabbriche di Vergemoli pensano di portare avanti attraverso una cooperativa di comunità, la stessa che potrebbe anche garantire alcuni servizi alla popolazione come la consegna di farmaci a domicilio, l’organizzazione di corsi di formazione, l’accesso ai servizi informatici ma anche qualche soluzione per la mobilità e i trasporti pubblici. La cooperativa gestirebbe gli spazi di palazzo Roni, degli ex uffici comunali e del teatrino parrocchiale.
I progetti di cooperativa di comunità scelti sono venticinque. Essi puntano, in particolare, al turismo slow, al recupero di edifici abbandonati per un utilizzo sociale, alla valorizzazione di antiche filiere che grazie alla banda ultralarga, portata anche in questi territori, possono tornare ad avere numeri per generare reddito. E questo è quello che accadrà anche a Fabbriche di Vergemoli, dove lo scopo è rilanciare il territorio cercando di ripristinare alcune sedi e rendere il paese non più meta di passaggio ma luogo di turismo e villeggiatura. L’obiettivo è creare attrazioni e servizi in grado di indurre i turisti a rimanere e soggiornare in questo antico borgo che sorge nel cuore del parco delle Alpi Apuane.

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