Gallicano chiude i Cas: solo 14 i profughi ospiti

Gallicano accoglierà 14 richiedenti asilo accertati e chiuderà i due Cas che sul territorio attualmente ospitano 40 migranti. A renderlo noto è stato questa mattina (12 febbraio) il sindaco David Saisi che, in un lungo post su Facebook, ha spiegato le motivazioni di questa decisione. Il comune di Gallicano ha ottenuto un finanziamento per un importo di circa 600mila euro su tre anni per interventi e servizi di accoglienza, integrazione e tutela per richiedenti asilo, titolari di protezione umanitaria o internazionale e rifugiati previsti dal ministero dell’Interno, per il tramite della rete del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (Sprar).

“Perché lo Sprar per 14 persone a Gallicano? – ha spiegato il sindaco – Per ridurre il numero di richiedenti asilo presenti sul territorio comunale mediante l’attivazione della clausola di salvaguardia, per migliorare l’integrazione, per avere un maggiore controllo su chi abbiamo sul territorio e su ciò che fa”.
“Gallicano, da sempre riconosciuto come paese accogliente – prosegue Saisi -, vede oggi sul proprio territorio comunale circa 40 richiedenti asilo collocati in due Centri di accoglienza straordinari (Cas) situati a Bolognana (circa 10 persone) e Panicaia (circa 30 persone). I Cas non sono sotto il diretto controllo dell’amministrazione comunale né per numero di persone ospitate né per modalità di gestione delle stesse. Nel corso degli ultimi anni, riteniamo che ciò abbia portato a non pochi problemi. Con lo Sprar è il comune che tira le fila del progetto: individua con gara pubblica il soggetto gestore che deve presentare un progetto condiviso con l’amministrazione comunale; stabilisce il numero di persone che possono essere accolte e, nel nostro caso, attiva la clausola di salvaguardia; è sempre a conoscenza di chi fa parte del progetto Sprar e di cosa fa”.
Il primo cittadino di Gallicano ha chiarito inoltre che “il ministero dell’Interno, con circolare dell’11 ottobre 2016, stabilisce che nel momento in cui il numero di posti Sprar soddisfi la quota assegnata a ciascun comune le prefetture si devono adoperare affinché i Cas presenti sul territorio comunale vengano ridotti fino al raggiungimento della predetta quota. Per Gallicano, al momento, la quota è 14 persone”.
La gara d’appalto per l’individuazione di un soggetto attuatore per la progettazione, organizzazione e gestione dei servizi di accoglienza Sprar è stata vinta dalla Co&So-Consorzio per la cooperazione e la solidarietà. “La Co&So – spiega Saisi – ha presentato un progetto dettagliato sia tecnico che economico. Per la parte economica i margini di manovra sono molto piccoli essendo direttamente il ministero dell’interno a indicare importi e percentuali di spesa. Abbiamo chiesto alla Co&So di non creare un unico luogo dove siano concentrate le 14 persone. Riteniamo che sia maggiormente indicato, per favorire una più veloce integrazione, che i migranti vivano in appartamenti da al massimo 4/5 persone, distanti fra di loro e che possano raggiungere i luoghi in cui avverrà la formazione (presumibilmente il Ciaf) in tempi brevi e possibilmente a piedi”.
“La Co&So – conclude il sindaco – sta cercando appartamenti composti da almeno due camere, una cucina, un soggiorno e un bagno. Dal piano finanziario, la cifra annua prevista per gli affitti è di circa 22 mila euro. Immaginando 4 appartamenti, ciò significa canoni mensili di affitto intorno ai 400 euro. Il contratto di locazione, stipulato direttamente dalla Co&So, sarà almeno di 3 anni”.

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