Siti dei comuni della Garfagnana sotto attacco hacker

Siti internet dei comuni dell’unione Garfagnana (Piazza al Serchio, Molazzana, San Romano in Garfagnana, il sito dell’Unione e di Camporgiano), sono off line da venerdì scorso a causa di un attacco hacker.

Ad essere stato preso di mira dai pirati informatici è il sistema operativo dei siti che si trovano su un Server condiviso a Lucca e che sono collegati al sito dell’Unione dei Comuni della Garfagnana. Collegandosi infatti gli utenti si vedono aprire pagine pornografiche, allert di virus o pagine che propongono l’acquisto di prodotti informatici oppure non raggiungono proprio il sito a seconda del sistema operativo e del browser che utilizzano. In pratica gli hacker hanno creato una sorta di redict che impedisce all’utenza di arrivare sulla piattaforma degli enti. I tecnici sono già al lavoro per aggiorane i plug in e fare un upgrade generale, ma per il momento non sembra che sia stato risolto il problema. A spiegare cosa è accaduto è l’ingegnere della provincia di Lucca Paolo Bertamini che si occupa anche delle strutture informatiche dell’Unione dei Comuni. “E’ da venerdì scorso che abbiamo avuto i primi problemi e stiamo lavorando per cercare di risolverli. In questo caso ad essere sotto attacco non è propriamente il server ma il sistema dei siti il Cms, che è il cuore della piattaforme. In pratica da qualche parte nel mondo sono riusciti a penetrare nel sistema Word Press rendendo inservibili i siti dei comuni. I municipi sotto attacco al momento sono Piazza al Serchio, Molazzana, San Romano in Garfagnana, il sito dell’Unione e quello del comune di Camporgiano. Al momento non stato possibile raccogliere tracce per capire che ci sta attaccando ma comunque valuteremo dal punto di vista tecnico se ci sono elementi utili per gli organi competenti”.
“La prima cosa che stiamo cercando di fare – continua Paolo Bertamini – è ripristinare l’accesso agli albi pretori che non si trovano fisicamente sul server dei siti ,ma sono gestiti da chi ha l’appalto del protocollo. Questi sono anche le parti più utili al cittadino. Questo attacco comunque non dovrebbe rappresentare pericoli per il navigatore che chiede a Google o a altri motori di ricerca di portarlo sul sito di un comune sotto attacco. La prima cosa che accade a seconda del sistema operativo che utilizza è che invece del sito del comune si visualizzano siti porno, oppure siti che propongo a acquisti on line o non si entra proprio. L’importante è che l’utente chiuda subito la pagina senza cliccare niente in quanto sono pagine potenzialmente pericolose per i pc degli utenti se si interagisce”.
In passato alcun idi questi siti erano già stati attaccati da pirati informatici ma in quel caso, circa un anno fa, fu proprio il server, che ora si trova in un’azienda di Lucca, a finire sotto attacco. “Sicuramente – conclude Bertamini- questa volta la vulnerabilità è stata trovata nei siti e l’unica cosa che possiamo fare e aggiornare i plug in e cercare di ripulire le cartelle”.

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