Autorità bacino Appennino, Lucchesi nuovo segretario

Da pochi giorni è in carica il nuovo segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale. Si tratta del viareggino Massimo Lucchesi, classe 1963, ingegnere civile laureato all’università di Pisa e nominato a metà luglio dal presidente del consiglio dei ministri su proposta del ministro Galletti. Lucchesi è stato a lungo presidente dell’Apt Versilia.
La nomina era attesa da tempo e rappresenta un ulteriore passo significativo nella costruzione della governance distrettuale. Al nuovo segretario generale è affidata la pianificazione di bacino e il compito di affrontare le problematiche di dissesto idrogeologico oltrechè dei fenomeni di siccità relativi a un territorio che si estende dalla Toscana alla Liguria e che comprende bacini idrografici di rilievo nazionale come l’Arno, il bacino del Serchio e quello interregionale del Magra oltre ai bacini regionali toscani e liguri, con una superficie di circa 24500 chilometri quadrati e caratterizzato da gravi criticità che oggi vengono accentuate dal cambiamento climatico in atto.

L’ingegner Lucchesi, già dirigente del consorzio di bonifica Toscana Nord e ancor prima direttore generale del Consorzio di bonifica del Bientina, è un tecnico abituato ad operare sul campo confrontandosi da tempo con problematiche non solo ambientali ma anche urbanistiche. In questi anni si è occupato da vicino dei problemi idrogeologici di una parte del territorio distrettuale. Nel suo nuovo ruolo sarà chiamato a confrontarsi sin da subito con problematiche affini su scale territoriali più estese.
“Partendo dagli strumenti di pianificazione – afferma Lucchesi –  che sono stati recentemente approvati, come il piano di gestione delle acque e il piano di gestione del rischio di alluvioni ai sensi delle direttive europee 2000/60/Ce e 2007/60/Ce, è mia intenzione valorizzare sin da subito il ruolo di coordinamento e di indirizzo sulla pianificazione territoriale che è proprio della pianificazione di bacino. In tal senso l’Autorità metterà a disposizione degli enti territoriali e delle istituzioni le proprie conoscenze e competenze, per aggiornare anche alla luce dei cambiamenti climatici il quadro conoscitivo dello stato delle risorse e della pericolosità e del rischio, in modo che lo stesso possa costituire il riferimento per ogni futura scelta pianificatoria e programmatoria in materia di difesa del suolo e di gestione della risorsa oltrechè del governo del territorio”
Al nuovo segretario spetterà inoltre l’importante compito di rendere operativa, all’interno del distretto dell’Appennino Settentrionale, la riforma avviata dal governo e definire, con il ministero dell’ambiente e d’intesa con le regioni Toscana e Liguria, l’assetto organizzativo e territoriale ottimale per favorire la piena operatività dell’autorità di bacino distrettuale, alla quale già dal 17 febbraio scorso sono state trasferite le funzioni delle soppresse autorità di bacino nazionali, interregionali e regionali.

 

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