Confcommercio: “Consegna a domicilio anche per i prodotti non alimentari”

L'associazione scriverà alla prefettura per ottenere le necessarie autorizzazioni

Confcommercio Lucca chiede alla prefettura la liberalizzazione delle consegne a domicilio anche per prodotti non alimentari o comunque catalogati come “non necessari”.

“La prefettura di Pisa, su richiesta del sistema Confcommercio – dicono da Palazzo Sani – ha confermato la possibilità per i negozi che vendano prodotti non alimentari o comunque non catalogati come non necessari di effettuare consegne a domicilio. Ovvero sia se un cliente di un negozio di abbigliamento o calzature – tanto per citare due esempi – ordina un articolo ad un negozio, il commerciante può poi consegnarlo a casa al cliente stesso”.

“Confcommercio province di Lucca e Massa Carrara – conclude la nota – plaude alla notizia che rappresenta senza dubbio uno spiraglio commerciale per tantissime attività costrette da settimane a rimanere chiuse per l’emergenza coronavirus e scriverà già domani mattina (6 aprile) alle prefetture dei propri territori di competenza, chiedendo che la stessa possibilità venga concessa anche nelle province di Lucca e Massa Carrara”:

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