Approvata legge regionale che regola la gestione dei boschi

Il Consiglio regionale dice sì a maggioranza alla proposta di modifica alla legge forestale toscana, che mira ad affrontare i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, dalla propagazione degli incendi boschivi, dall’abbandono dei boschi e a promuovere forme di gestione attiva del bosco. Questi alcuni degli obiettivi, come illustrato in aula dal presidente della commissione Sviluppo rurale Gianni Anselmi del Pd, che ha spiegato come con questa legge si vogliano ottimizzare gli interventi pubblici forestali attuati dagli enti competenti, con più controlli regionali; favorire la gestione attiva delle risorse e dei paesaggi forestali, valorizzandone le vocazioni locali e il ruolo multifunzionale del bosco stesso. 

Tra le forme di gestione attiva, si parla di “comunità del bosco”, cioè dell’insieme di “soggetti pubblici e privati che, in accordo, provvedono alla gestione attiva di aree boschive”; di gestione associata fra proprietari/possessori dei terreni, imprenditori agricoli professionali, imprese, consorzi, coltivatori diretti singoli e associati e cooperative di produzione agricola e associazioni forestali. Si prevedono interventi straordinari di prevenzione degli incendi boschivi per specifiche aree da realizzare con appositi piani. In particolare, ha ricordato Anselmi, la legge stabilisce che il piano annuale degli interventi pubblici forestali presentati alla Regione dagli enti competenti sia redatto con un cronoprogramma dei lavori concordati e una specifica sezione delle attività svolte in convenzione con i consorzi di bonifica. La Giunta regionale dovrà approvare entro il 31 gennaio il piano annuale degli interventi, quantificando le risorse che dovranno essere liquidate nel rispetto del cronoprogramma e degli obiettivi di gestione. Si inserisce, inoltre, la disciplina del controllo regionale sull’attuazione dei piani annuali degli interventi pubblici.
Riguardo alle competenze dei comuni in materia di difesa dei boschi dagli incendi, si stabilisce che questi assicurino che i piani comunali di protezione civile siano coerenti con gli interventi previsti dai piani specifici di prevenzione antincendio. Inoltre, si stabilisce che gli enti potranno prescrivere ai proprietari o possessori dei terreni sui quali sono stati realizzati gli interventi e le opere, puntuali modalità e criteri per la coltivazione e l’utilizzazione dei terreni e che nel caso di coltivazione e utilizzazione non conformi saranno passibili di sanzioni.
Infine, l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi, ringraziando per il lavoro fatto dalla commissione ha concluso affermando che si tratta dell’”inizio di un percorso, in vista di una revisione più ampia”.

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