Trasporto scolastico, Giani e Baccelli: “Riscontri positivi: il sistema toscano tiene”

Il presidente della Regione: "Garantito ai nostri ragazzi un inizio tranquillo e sicuro"

Gli ingressi a scuola si sono svolti senza particolari criticità e sovrafollamenti garantendo ai nostri ragazzi un inizio tranquillo e sicuro”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani commenta l’inizio del nuovo anno scolastico dall’inaugurazione della nuova scuola primaria a Castelfranco di Sopra.

“Per la Toscana l’istruzione in presenza è imprescindibile – prosegue Giani sottolineando la tenuta del sistema dei trasporti in Toscana nel primo giorno di scuola – e, grazie al ritmo delle vaccinazioni e al lavoro di squadra messo in piedi con il cantiere scuola e i tavoli prefettizi riusciamo a garantire il rientro in presenza al cento per cento”.

Soddisfatto anche l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli che stamani (15 settembre) era a Lucca davanti all’istituto Pertini e poi davanti al Fermi. “E’ un gioco di squadra che ha già funzionato lo scorso anno – dice l’assessore – e che, dai primi segnali che abbiamo, sta funzionando anche quest’anno. E’ il meccanismo dei bus aggiuntivi con il coordinamento dei prefetti sul territorio, la collaborazione delle aziende dei trasporti e le province. Un lavoro di impegno comune che sta dando i suoi frutti con l’obiettivo preciso di riportare i ragazzi in sicurezza in classe. Sono stati definiti i 211 bus che poi, a seconda delle esigenze potranno essere anche di più o di meno”.

Dal primo novembre poi il trasporto pubblico locale, con l’arrivo di Autolinee toscane e la chiusura del contenzioso, cambierà. “Auspico – aggiunge  Baccelli ringraziando gli attuali gestori per il lavoro che stanno facendo – un salto di qualità. Oltre al nuovo gestore c’è una mole imponente di investimenti: 2100 nuovi bus, nuove paline e nuove tecnologie. L’auspicio è dunque un salto di qualità per la Toscana nei prossimi anni. Grazie all’integrazione col treno mi auguro che il trasporto pubblico non sia più solo un trasporto per studenti e lavoratori, ma diventi davvero uno strumento di mobilità competitivo rispetto all’utilizzo del mezzo privato”.

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