Lucca, un 4 novembre tra memoria e impegno per la pace
Commemorata la Giornata dell’unità nazionale e delle forze armate. Pierucci: “Dai sacrifici di tanti è nata l’Europa unita, serve più voce comune”
Si è svolta questa mattina (4 novembre) nel Cortile degli Svizzeri la cerimonia ufficiale per la Festa dell’unità nazionale e delle forze armate, alla presenza della prefetta Giusy Scaduto, delle autorità civili e militari del territorio, e delle associazioni combattentistiche e d’arma.

La celebrazione si è aperta con lo schieramento del Reparto di Formazione, l’ingresso dei gonfaloni dei Comuni e dei làbari delle Associazioni, gli onori, l’alzabandiera e la deposizione di una corona al Monumento ai Caduti nel Cortile degli Svizzeri.
Durante la cerimonia si è data lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa, cui hanno fatto seguito gli interventi del vicesindaco di Lucca Fabio Barsanti, del presidente della provincia Marcello Pierucci e del prefetto Giusi Scaduto e l’orazione ufficiale a cura dell’Associazione nazionale carabinieri.

“Il 4 novembre 1918 terminava la Prima guerra mondiale che rappresentò per il nostro esercito una prova terribile, affrontata con coraggio ed eroismo – ha ricordato Pierucci – Dopo la Grande guerra arrivò un periodo di pace, poi un altro conflitto, ancora più terribile del precedente. Da queste tragiche esperienze, dai sacrifici di tante e di tanti, è nata l’Europa unita, molto spesso criticata, ma un’Europa che ha concesso al nostro continente il più lungo periodo di pace relativa che la storia abbia mai conosciuto. Non dimentichiamolo. Un’Europa che però oggi non riesce a parlare con una voce sola, che sembra aver abdicato al suo ruolo storico e che non ha quasi più voce in capitolo su molti temi, scavalcata da superpotenze mondiali”.

Nel suo intervento, Pierucci ha poi citato Aldo Capitini, fondatore della Marcia Perugia–Assisi: “Non si può dire di volere la pace e lasciare la società com’è, coi privilegi, i pregiudizi, lo sfruttamento, l’intolleranza, il potere in mano di pochi”.
“È un ragionamento chiaro, condivisibile – ha commentato – che ci fa capire come, se vogliamo la pace, dobbiamo lottare per la giustizia”.
Fil rouge delle celebrazioni la rinnovata consapevolezza dell’importanza di onorare il sacrificio estremo di coloro che combatterono per un’Italia libera ed indipendente con la quotidiana affermazione dei valori della pace e della fratellanza fra i popoli e la loro convinta promozione presso le nuove generazioni.

Proprio ai giovanissimi studenti della scuola primaria D. Alighieri di Lucca, anche quest’anno presenti alla cerimonia e invitati a partecipare all’omaggio al Monumento ai Caduti, il Prefetto di Lucca ha voluto rivolgersi direttamente, evidenziando loro il senso profondo e l’attualità di quanto affermato nell’art. 52 della Costituzione con il suo richiamo al sacro dovere di difendere la patria. Un dovere che non si limita alla protezione dei confini del Paese, ma che va oltre, giacché la patria, nel suo significato più autentico, si estende alla complessità dei beni materiali e immateriali che formano il patrimonio nazionale, la cui tutela richiede l’impegno, sincero, consapevole e costante, di tutti i cittadini della Repubblica.

“Ricordiamo con profonda riconoscenza tutte le donne e gli uomini che, animati da coraggio e amore per l’Italia, offrirono la propria vita per consegnarci un paese libero e unito – dichiara Luca Pierotti, coordinatore comunale di Lucca di Fratelli d’Italia – Il loro sacrificio ci richiama ai valori di libertà e di attaccamento all’Italia, principi che continuano a ispirare il nostro impegno per il bene del Paese. In questa occasione, rinnoviamo il nostro ringraziamento a tutte le forze armate, che ogni giorno operano con competenza, dedizione e senso del dovere per la sicurezza dei cittadini e la difesa della pace, sia sul territorio nazionale che nelle missioni internazionali. Il 4 novembre è la loro giornata: un momento per riconoscere il valore di chi serve il paese con fedeltà e impegno”.
Nel corso dell’iniziativa, la prefetta Giusy Scaduto ha annunciato che da dicembre lascerà il servizio per andare in pensione a domanda: “Sono onorata di poter chiudere la mia carriera lavorativa in questa amata provincia che mi ha dato tanto. Non rimarrò inattiva – ha dichiarato – ma continuerò a impegnarmi, con altre modalità, come cittadina”.


