‘Lucca città degli organi’, tre appuntamenti con gli strumenti recentemente restaurati
Primo appuntamento domani (14 ottobre) alle 21 nella chiesa di San Jacopo a Borgo a Mozzano con Stefano Molardi
Giunta alla sua ventinovesima stagione, l’associazione Domenico di Lorenzo propone per l’autunno 2025 un calendario di tre eventi che vedono protagonisti gli organi storici del territorio con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
La rassegna si apre con un appuntamento fuori sede, domani (14 ottobre) alle 21, nella chiesa di San Jacopo in Borgo a Mozzano, dove l’organista Stefano Molardi eseguirà un’antologia di musiche di autori italiani tra XVI e XVII secolosul prezioso organo seicentesco di Cosimo Ravani recentemente restaurato da Glauco Ghilardi.
Come da tradizione, una serata sarà poi dedicata alla proiezione di un film muto accompagnato da improvvisazione all’organo. L’evento, che ha in programma il capolavoro di Friedrich Wilhelm MurnauNosferatudel 1922, è realizzato in collaborazione con Cineforum Ezechiele 25,17ed avrà luogo venerdì (17 ottobre)alle 21nella cornice della chiesa di San Francesco. Il commento musicale all’organo è affidato a Gianluca Cagnani, interprete internazionalmente affermato come uno tra i massimi esperti nell’arte dell’improvvisazione.
Il terzo ed ultimo appuntamento della stagione è per venerdì 24 ottobre, alle 21, nella chiesa della Misericordia (San Salvatore in Mustolio), con l’organista Irene De Ruvo sull’organo ottocentesco di Domenico Pucci anch’esso recentemente restaurato da Glauco Ghilardi.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero.
Per informazioni, chiamare il numero 338.3221217 oppure 339.7591128, sul sito web: assvol.comune.lucca.it/dilorenzo
L’associazione Domenico di Lorenzo, natanel luglio 1994 per volontà del giovane organista e studioso lucchese Riccardo Berutto, purtroppo prematuramente scomparso, deve il suo nome al più antico ed illustre fra gli organari attivi sul territorio, ed ha come scopo istituzionale lo studio e la valorizzazione degli organi antichi, in particolare in ambito lucchese.
A tal fine, l’associazione cura annualmente l’organizzazione di un ciclo di concerti avvalendosi esclusivamente di organi storici restaurati; occasionalmente, vengono proposte formazioni strumentali o vocali che escludano l’intervento dell’organo, laddove uno strumento storico non sia fruibile, anche al fine di sensibilizzare il pubblico in merito all’opportunità di un intervento di restauro su strumenti ritenuti particolarmente pregevoli.


