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La valorizzazione |
Cultura e Spettacoli
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La Via Francigena patrimonio Unesco, Toscana capofila nel percorso per il riconoscimento

19 maggio 2025 | 19:54
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La Via Francigena patrimonio Unesco, Toscana capofila nel percorso per il riconoscimento

Il governatore Eugenio Giani: “Un esempio di turismo slow e che deve essere reso vivo e fruito nella sua unicità”

La Toscana è capofila nel percorso per il riconoscimento della Via Francigena Italiana a Patrimonio Unesco. È stato presentato oggi 19 maggio, al Festival delle Regioni e delle Province Autonome in svolgimento a Venezia, il protocollo d’intesa per la valorizzazione della Via Francigena, che prevede la prosecuzione dell’iter di candidatura dello storico percorso di pellegrinaggio, che fin dal Medioevo unisce Cantarbury a Roma, a patrimonio Unesco. Il protocollo è stato sottoscritto insieme alla Toscana, capofila, dal Ministero della Cultura e da Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

“E’ un passaggio importante di un percorso al quale la Toscana sta lavorando già da diversi anni – ha detto il presidente Giani che ha siglato il protocollo insieme al ministro Alessandro Giuli e agli altri rappresentanti delle Regioni -. La valorizzazione della Via Francigena e di tutti i cammini storici nella nostra regione è qualcosa che ci coinvolge e ci vede fortemente impegnati. Per questo sosteniamo con forza la candidatura a Patrimonio Unesco della via Francigena, come coronamento di un iter, di cui siamo onorati di essere capofila, per questo patrimonio non solo culturale, ma anche paesaggistico, naturalistico e tradizionale. Un esempio di turismo slow e che deve essere reso vivo e fruito nella sua unicità”.

L’iter di candidatura alla lista del Patrimonio Unesco della Via Francigena italiana, che attraversa Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, segue un percorso definito dalla redazione di documenti tecnico-scientifici. Il Ministero della Cultura ha approvato nel 2022 uno stanziamento di 1,1 milioni di euro per la costruzione del dossier di candidatura Unesco, attribuendolo alla Regione Toscana in quanto capofila, fondi poi concessi con decreto ministeriale un anno fa.

“La via Francigena è uno dei simboli più straordinari e caratterizzanti della cultura, dei paesaggi e della religiosità anche della Toscana. Il protocollo d’intesa condiviso tra Stato e Regioni per la candidatura a patrimonio mondiale dell’Unesco è quindi un altro importante passaggio verso un riconoscimento dall’altissimo valore che la via Francigena merita, essendo valore a aggiunto e sintesi di tutti quegli aspetti che connotano il turismo lento, non solo legati alla natura, ma anche alla conoscenza di luoghi e borghi meno noti e distanti dalla frenesia del turismo che spesso caratterizza le grandi città. Valorizzare l’identità di questo bene antico e, al tempo stesso, modernissimo, è sinonimo di promozione e di ulteriore arricchimento per la nostra regione”. Lo scrivono, in una nota, il deputato e vice coordinatore regionale toscano di Fratelli d’italia Michelotti e il deputato, capogruppo della commissione cultura e relatore della legge sui cammini Amorese.