Al Giovedì al Museo una serata dedicata alle danze popolari italiane

Ospite il professor Giuseppe Michele Gala
Un appuntamento con le danze popolari italiane quello del 2 febbraio alle 21 per i Giovedì al Museo: L’indagine etnocoreologica e il patrimonio di cultura tradizionale in Italia, ospite il professor Giuseppe Michele Gala.
È possibile assistere all’incontro, organizzato dal museo italiano dell’immaginario folklorico, sia in presenza, nella sede di via Ducale 4 a San Michele, che online, prenotandosi al link: https://bit.ly/febbraiomuseo23.
In circa 45 anni di ricerca inerente la ricca eredità di feste, musiche e danze delle varie regioni italiane è stato possibile preservare dall’oblio varie centinaia di esempi, prima che andassero dispersi a causa delle radicali trasformazioni della società. Le mutazioni di modelli, valori e consuetudini avvenute nell’arco di tre generazioni, infatti, hanno visto la fine dell’antica civiltà contadina e l’affermazione della globalizzazione planetaria. Oggi, nonostante il ravvivato interesse per tutto ciò che è “etnico”, che impegna la stessa Unesco nei confronti della perdita di questo immenso patrimonio culturale, si assiste ad una progressiva e rapida rarefazione delle espressioni e delle usanze locali. Il professor Gala, analizzando la situazione, approfondirà in particolare la realtà della Toscana fra conservazione, rifunzionalizzazione e dispersione del patrimonio, responsabilità non solo di politiche culturale erronee, ma anche di una sempre più diffusa mercificazione della tradizione.
Giuseppe Michele Gala, con laurea in storia dello spettacolo all’università di Firenze e dottorato di ricerca in antropologia della danza all’università di Sassari, ha insegnato antropologia culturale alle università di Firenze e Prato e al Conservatorio “Pollini” di Padova. Con oltre 40 anni di intense ricerche etnografiche in quasi tutte le regioni italiane e di studi storici sulla danza tradizionale italiana, ha pubblicato numerosi articoli e saggi di etnocoreologia e tiene seminari didattici in molte città italiane e all’estero. Ha organizzato vari convegni nazionali ed internazionali su temi inerenti la danza tradizionale. Nel 1987 ha fondato l’associazione culturale Taranta di Firenze e l’archivio di documentazione etnocoreutica; nel 1990 ha fondato e diretto fino al 2001 la rivista di studi sulla danza popolare italiana “Choreola”. Dal 1991 dirige la collana discografica sui balli tradizionali italiani “Ethnica”. Dal 1984 organizza e dirige la rassegna didattica estiva di “Estadanza”. Nel 2007 è nominato dal ministro delle attività e dei beni culturali membro della commissione nazionale di valorizzazione delle tradizioni popolari. Dal 2002 è membro della Consulta scientifica nazionale della Federazione italiana tradizioni popolari.