‘Una storia diversa’, il nuovo libro di Fulvio Mandriota al Circolino 2.0 di Fornaci

Al via la seconda presentazione della rassegna estiva Itinerari letterari a Barga tra Ville e angoli suggestivi
Venerdì (24 giugno) alle 21 al Circolino 2.0 in Piazza IV Novembre a Fornaci, si terrà la seconda presentazione della rassegna estiva Itinerari letterari a Barga tra Ville e angoli suggestivi con il libro autobiografico di Fulvio MandriotaUna storia diversa con letture di Carla Riani.
L’evento è proposto da Comune di Barga, Unitre Barga, Fondazione Ricci e Cento Lumi in collaborazione con le associazioni fornacine Gli Incartati e Fornaci 2.0 e con il patrocino della Commissione Pari Opportunità. Una storia diversa è un libro autobiografico che ripercorre la vita dell’autore a partire dalla contrazione della poliomielite, malattia ancora molto diffusa negli anni ’40 del Novecento, nei primissimi anni della sua infanzia a Napoli. I primi ricordi della difficoltà e del dolore delle cure, ancora applicate in via del tutto sperimentale. A seguire le prime esperienze scolastiche dell’autore dove scopre definitivamente la condizione della solitudine e la propria diversità rispetto ai compagni di scuola. Da qui scaturisce nel libro un forte messaggio: l’obiettivo di assicurare condizioni di pari opportunità ai disabili è ancora lontano, nonostante ci siano state nel tempo norme più favorevoli all’inserimento; e di fatto anche il nostro Paese si priva così di risorse utili alla comunità.
Tra tutte queste vicende si inserisce il continuo rapporto con i medici e le strutture che gestiscono. Sono questi, appunto, per il loro camice, gli Angeli bianchi e, per la loro azione risanatoria, gli Angeli del bene. Tutti, uomini e donne, persone capaci di operare umanamente riparando, nonostante il dolore e i sacrifici, la salute di ogni sofferente e, più nello specifico il miglioramento delle condizioni dell’autore che riuscirà sempre meglio, sia pur malamente, a camminare. Sono, queste, le ultime riflessioni. Riflessioni che si confrontano alle pandemie dell’oggi, quando l’azione sempre più dissennata degli uomini lascia sviluppare o risvegliare vecchie-nuove malattie da cui sarà sempre più complicato ripararsi; e crea una società sempre più disumana di violenza sulla natura e di grande solitudine sociale legata all’ipertrofia social del web.