Umberto Vittorini, alla Fondazione Ricci di Barga la presentazione del catalogo della mostra

Cento opere dell’autore e oltre 300 tra immagini e fotografie d’archivio in 208 pagine interamente a colori

Umberto Vittorini nelle collezioni private. Tradizione e modernità nella pittura di un maestro del Novecento è il catalogo della mostra che sarà presentato sabato (17 luglio), alle 18, nel giardino della Fondazione Ricci, a 4 anni dell’esposizione promossa e organizzata dalla stessa Fondazione nel 2016, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Alla presentazione intervengono lo storico Umberto Sereni, l’esperto di Vittorini, Cristian Tognarelli, autori dei saggi critici e Cristiana Ricci, oltre che autrice dei testi del catalogo, anche ideatrice e organizzatrice della mostra. L’evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Barga e in collaborazione con l’Istituto storico lucchese sezione di Barga, la Pro Loco di Barga, Unitre Barga e l’associazione Cento Lumi.

Il catalogo, Pacini Fazzi editore, presenta più di 100 opere dell’autore e oltre 300 tra immagini e fotografie d’archivio in 208 pagine interamente a colori. I saggi critici sono a cura di Umberto Sereni, Cristiana Ricci, Cristian Tognarelli, Giuseppe Pacciarotti, Riccardo Grassi, Gioela Massagli. “Con questo catalogo – spiega Ricci – abbiamo reso quel giusto e doveroso tributo a un grande artista del panorama nazionale italiano. Un concetto espresso anche da Vittorio Sgarbi durante la sua visita alla mostra, specialmente mettendo in relazione alle importanti esperienze artistiche del Maestro, comuni solo ai grandi del Novecento, la forza espressiva e comunicativa dei suoi ritratti e delle incisioni”.

Umberto Vittorini, nato a Barga nel 1890 e dotato di una straordinaria sensibilità espressiva, fu influenzato inizialmente dalla pittura dei macchiaioli, volgendosi in seguito verso un’interpretazione del paesaggio d’impronta neo-cezanniana. Si stabilì giovanissimo a Pisa, dove fu allievo di Eduardo Gordigiani; si trasferì in seguito definitivamente a Milano dove ottenne la cattedra di pittura all’accademia delle Belle Arti. Durante la sua carriera partecipò a numerosissime esposizioni nazionali e internazionali ottenendo numerosi premi e riconoscimenti.

Le oltre 160 esposizioni cui ha partecipato, rappresentano nell’elevato numero, un biglietto da visita importante, tra queste, le 4 Biennali di Venezia, le Biennali Romane, le Quadriennali Romane, le Biennali Milanesi, solo per citare le più importanti, indicano la cifra artistica raggiunta da Umberto Vittorini. La nomina come successore alla cattedra di Carlo Carrà all’accademia di Brera è un ulteriore riconoscimento del valore dell’artista.

Questa mostra seguiva a distanza di molti anni l’ultima antologica curata da Dino Carlesi, sempre a Barga, nel 1988, dal titolo: Umberto Vittorini. Pittura e vita di un maestro. Nell’occasione, fu stampato anche il catalogo, che, come ricordava nel suo intervento il gallerista Alfredo Macchi, era stato fatto per soddisfare i numerosi desideri espressi da più parti del mondo dell’arte e per raccogliere la voce del compianto Prof. Carlo Ludovico Ragghianti, il quale sollecitava un meritorio interessamento dell’opera Vittoriniana. Questo, fu rilevato, non per una mancanza d’intenti nell’approfondire l’artista, ma per l’oggettiva difficoltà nel reperire fonti certe, avendo l’artista, per sua scelta personale, omesso di lasciare ai posteri informazioni sulla sua lunga attività artistica.

“Nel frattempo – conclude Ricci – l’eco mediatico della mostra del 2016 ha risvegliato l’interesse per l’artista, tanto che la Fondazione Ricci e i curatori della mostra, da allora, ricevono numerose richieste di consulenze. Il frutto di queste consulenze ha permesso la riscoperta d’importanti opere sia di pittura sia di grafica, in special modo un rilevante numero d’incisioni mai classificate e catalogate. Riteniamo che la realizzazione di questo catalogo, oltre che certificare l’importante lavoro svolto dalla Fondazione, possa rappresentare un documento fondamentale, per gli studiosi e amanti dell’arte, un testo utile ad approfondire un grande artista del Novecento, del quale siamo oggi in grado di colmare gravi lacune sia biografiche sia della sua lunga opera”.

Gli intervenuti alla presentazione potranno anche visitare la mostra La nuova Barga: architettura e arti decorative tra liberty e stile eclettico (1900-1935), aperta a ingresso libero.

 

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