In edicola ‘Apenninus’, prima rivista della Riserva di Biosfera dell’Appennino

Un numero interamente dedicato a boschi e foreste

Da Natale 2020 la riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano parla con una nuova voce unitaria e su stampa. È in edicola Apenninus la prima rivista della Riserva Mab Unesco dell’Appennino che dedica 76 pagine al tema delle foreste delle province di Parma, Reggio, Modena, Massa Carrara e Lucca.

Una sfida ambiziosa – afferma Fausto Giovanelli, coordinatore della Riserva di Biosfera dislocata tra due regioni – che attraverso monografie pone l’accento su tematiche, problemi e opportunità, di questi territori, divisi dalla frontiera climatica tra Mediterraneo e clima Continentale, ma connessi da un’antica storia e dalle sfide globali dell’oggi e del domani, a partire dalla sostenibilità. Qui donne e uomini hanno un futuro comune davanti a sé. Tra le tematiche antiche dell’Appennino che stanno riemergendo in termini nuovi in questo tempo, pur così difficile, c’è proprio il bosco”.

Trovano spazio tra le pagine della rivista, infatti, le 10 proposte del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano per conferire moderno valore ai boschi, per tradizione usati solo per legna da ardere. Esse spaziano dall’accrescimento della biodiversità (aumentando la vetustà degli stessi), all’accorpamento delle proprietà, alla qualificazione del legname, alle migliori strategie di taglio, all’innovazione sino al riconoscimento dei servizi ecosistemici dello stesso a beneficio dei proprietari.

“Agli abitanti più longevi e numerosi di Emilia e Toscana, gli alberi, sono dedicati approfondimenti a 360° gradi – afferma il neo direttore Gabriele Arlotti, che con la Novanta scs è editrice della testata -. Sono descritti negli aspetti botanici, per le specie che ospitano, per i numeri, le curiosità, la cultura, per le foreste note e meno note, e, in particolar modo, per chi con loro lavora: le persone. Abbiamo realizzato interviste ai protagonisti del bosco e a persone autorevoli sulle progettualità sui boschi, come ad Alessandra Stefani del Ministero dell’Agricoltura, o sul valore delle foreste ai tempi del Coronavirus, come testimonia Daniele Contini, direttore dell’Istituto di ricerca di Scienze dell’atmosfera e del clima”.

“Sono 29 in tutto le firme di questa rivista – conclude Doris Corsini, coordinatrice di redazione – per la prima volta nelle edicole di quattro province: in Emilia dai capoluoghi di Reggio e Parma all’Appennino, oltre che a Frassinoro e Montefiorino, quindi in Lunigiana, Garfagnana, oltre che a Sarzana, La Spezia, Massa e Lucca. Tra le tante penne conosciute, il giornalista Rai Patrizio Roversi e lo scrittore Tiziano Fratus. Una dedica speciale al senatore ed ex ministro parmense Fabio Fabbri che ha ideato con Parco nazionale questa pubblicazione che giunge al grande pubblico di due regioni per la prima volta, dopo i primi due numeri sperimentali, uno sul Monte Caio, il secondo sui 70 progetti della Riserva di Biosfera”.

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