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Cronaca
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Stop alla peste suina africana, Coldiretti in presidio in piazza del Giglio

4 novembre 2025 | 18:35
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Stop alla peste suina africana, Coldiretti in presidio in piazza del Giglio

Appuntamento giovedì (6 novembre) dalle 9,30 con gli agricoltori davanti alla prefettura: “Si è sottovalutato il pericolo”

“Fermate la peste suina prima che sia troppo tardi”. Gli agricoltori e gli allevatori di Coldiretti Toscana tornano in piazza con un presidio giovedì (6 novembre) a partire dalle 9,30 in piazza del Giglio a Lucca di fronte alla Prefettura per chiedere alle istituzioni regionali della Toscana un cambio di passo nella gestione dell’emergenza che fino qui si é rilevata inefficiente. Lo stato di mobilitazione era stato deciso durante un incontro lo scorso mercoledì a Castelnuovo Garfagnana.

Presidio coldiretti peste suina africana

Dopo la provincia di Massa Carrara, dove il virus era stato rilevato per la prima volta a luglio 2024 (oggi tutti i 17 comuni della provincia massese sono in zona di restrizione), nelle scorse settimane è toccato alla provincia di Lucca fare i conti con la realtà e pochi giorni fa a quella di Pistoia con l’inserimento del comune di Abetone Cutigliano tra le zone a rischio. Ad oggi sono infatti ben 43 i comuni tra Massa Carrara, Lucca e Pistoia inseriti in zona di restrizione da Peste suina africana (Psa) che rientrano nelle ordinanze commissariali.

“Troppo deboli le difese schierate – dice Coldiretti – roppo pochi gli abbattimenti che avrebbero dovuto contribuire a rallentare la corsa del virus, troppi i ritardi nonostante le ordinanze specifiche per la Toscana del commissario straordinario. All’origine di tutto una sottovalutazione dei pericoli e dell’impatto dell’epidemia che espone a conseguenze pesantissime 4mila allevamenti suinicoli e 140 mila capi presenti in Toscana. La pandemia che ora fa tremare tutta la Toscana, rappresenta una catastrofe non solo per gli agricoltori e gli allevatori assediati dai cinghiali selvatici, ma anche per i cittadini e consumatori per i riflessi sociali ed economici anche sui settori della trasformazione e commercio della carne suina e del turismo”.

“La presenza fuori controllo di cinghiali – conclude Coldiretti – principali vettori del virus sui territori, rappresenta poi una calamità non solo per le coltivazioni agricole, ma anche per la sicurezza pubblica e stradale“.

Motivazioni che porteranno di nuovo Coldiretti in piazza con cartelli e slogan il 6 novembre a Lucca davanti alla prefettura.