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Cronaca
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Pubblica sicurezza, cresce il ricorso all’avviso orale: 141 nel 2024, tra cui 4 a minori dei 18 anni

26 luglio 2025 | 19:26
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Pubblica sicurezza, cresce il ricorso all’avviso orale: 141 nel 2024, tra cui 4 a minori dei 18 anni

Nell’anno in corso sono già 82 di cui 13 a minorenni responsabili in particolare di aggressioni a coeteanei e anziani

Il questore quale autorità provinciale di pubblica sicurezza esercita una importante attribuzione, quella di irrogare misure di prevenzione nei confronti di soggetti ritenuti socialmente pericolosi.

Il ventaglio di misure di prevenzione è aumentato di recente: si pensi al decreto disagio o Caivano dell’autunno del 2023 (adottato all’ indomani di efferati episodi di stupro di gruppo in danno di due ragazzine del comune dell’ hinterland napoletano, ad opera di altri minori), che ha esteso l’ammonimento del questoreai minorenni poiché il legislatore ha ritenuto, a fini di controllo sociale, di utilizzare questo importante strumento di prevenzione per infrenare, da subito, condotte devianti nell’ ambito della criminalità giovanile.

Le misure di prevenzione irrogabili dal Questore, all’esito di un procedimento amministrativo che garantisce la partecipazione dei destinatari o comunque la ricorribilità in via gerarchica al prefetto o in via giurisdizionale al Tribunale amministrativo regionale, sono variegati a seconda delle esigenze e dei fini da perseguire, sempre univocamente finalizzati ad esercitare il potere-dovere di assicurare la tranquillità pubblica ai cittadini, specie nelle realtà urbane.

Accanto ai noti ammonimenti (per stalking, per violenza domestica, per revenge porn), ai divieti di accesso alle competizioni sportive (Daspo), ai fogli di via eccetera, particolare attenzione è stata appunto posta dal legislatore alla misura di prevenzione dell’avviso orale del questore, che il decreto Caivano ha esteso anche ai minori purché ritenuti socialmente pericolosi.

Nelle precedente formulazione normativa era chiamato diffida del questore; dal 2011 è rubricato avviso orale del Questore: si tratta di un provvedimento monitorio, una sorta di cartellino giallo che l’autorità di pubblica sicurezza rivolge a soggetti che si rendono protagonisti di più reati, convocandoli e ammonendoli di essere attenzionati in quanto ritenuti socialmente pericolosi, invitandoli formalmente a cambiare condotta e a non infrangere ulteriormente la legge, pena la possibilità per i soggetti maggiorenni (oltre alle denunce penali, rispondendone in tribunale) di essere sottoposti alla ben più incisiva misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Che, disposta dal tribunale distrettuale su proposta del Questore, può comprendere il divieto o l’obbligo di soggiorno in determinati luoghi; il divieto di uscire nelle ore notturne; di non allontanarsi senza autorizzazione dal luogo di residenza, l’obbligo di trovarsi un lavoro eccetera. 

Gli avvisi orali adottati nell’intero 2024 dalla Divisione polizia anticrimine della Questura di Lucca per l’intera provincia sono stati 141, tra cui 4 a minori dei 18 anni; per l’anno in corso sono già 82, dei quali 13 a minorenni. Si tratta di adolescenti resisi responsabili di aggressioni, specie a scopo di rapina, in danno di soggetti anziani ovvero a coetanei, per fatti successi sia in centro città sia nella periferia del capoluogo sia in Versilia.

È uno stigma per cui, nell’ottica del recupero educativo dei soggetti minori, la sua efficacia cessa comunque al compimento della maggiore età, e viene adottato previo nulla osta della Procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Firenze; il fine è quello di intervenire immediatamente sul minore problematico, per tentare di fargli comprendere il disvalore dei fatti commessi e rimetterlo in carreggiata prima che sia troppo tardi, ricorrendo alla autorevolezza della autorità di pubblica sicurezza con un richiamo formale.