Careggine, l’Ati non si costituisce: annullata la gara per la concessione della sorgente Betulla

Adesso, in attesa di un nuovo bando, si va verso una concessione provvisoria di massimo 8 mesi in favore della società Azzurrina srl

Finisce con un nulla di fatto la gara per l’affidamento in concessione della sorgente Betulla di Careggine. Ad aggiudicarsi il bando, della durata di ben 25 anni, era stata l’Ati Betulla, formata da Acqua Pradis srl con sede legale a Clauzetto (Pordenone, Friuli Venezia Giulia), in qualità di mandataria, Gruppo Toscano spedizioni srl con sede ad Altopascio e Acqua Dynamo srl con sede a San Marcello Pistoiese, in qualità di mandanti, per 675mila euro (oltre Iva).

L’aggiudicazione all’Ati Betulla, che risale al 20 dicembre del 2021, è da ritenersi inefficace: come si legge dalla delibera di giunta, infatti, “dopo svariati solleciti, riunioni, mail Pec di comunicazioni, non è stata formalizzata la costituzione della società, Ati Betulla, rimasta aggiudicataria della gara, anzi i soggetti facenti parte hanno intrapreso percorsi diversi”.

Careggine, aggiudicata la gara della sorgente Betulla: concessione mineraria di 25 anni per 675mila euro

Dalla delibera di giunta, inoltre, si apprende anche che “la società Slc srl– Unipersonale con sede in Altopascio, sottoposta a direzione e coordinamento del socio unico società Gruppo Toscano Spedizioni srl con sede in Altopascio, ha acquistato il complesso immobiliare costituito da edifici ad uso produttivo ed accessori nonché da circostanti terreni, il tutto destinato alla estrazione ed imbottigliamento di acqua minerale, in Careggine località Fontanacci ed il marchio registrato denominato Fonte Azzurrina“. La società Scl srl, inoltre, “ha affittato quanto acquistato, in favore della società Azzurrina Srl con sede in Careggine, il cui legale rappresentante è Manolo Sciaulino”.

L’amministrazione comunale, a questo punto, ha “ritenuto di dover formulare all’ufficio competente un atto di indirizzo affinché si proceda al rilascio della concessione provvisoria ‘Betulla’, il tutto allo scopo di tutelare la risorsa e di salvaguardare l’occupazione ed ai fini di proseguire l’attività di imbottigliamento e commercializzazione dell’acqua minerale, per un periodo provvisorio e comunque non superiore a 8 mesi“.

Nel frattempo, il Comune lavorerà per aprire una nuova procedura di evidenza pubblica per poter affidare in maniera definitiva la coltivazione del giacimento di acqua minerale.

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