Covid, nuova stretta contro i contagi: scatta l’obbligo vaccinale per gli over 50

Green pass base per accedere ai servizi ed entrare negozi, alimentari esclusi. Cambiamo le regole per la scuola: Dad a medie e superiori solo con quattro contagi

Nuova stretta dal governo per limitare i contagi da Covid. Tante le decisioni che privilegiano coloro che sono pienamente vaccinati. 

Fra le decisioni principali l’obbligo di vaccino per gli over 50, che potranno andare al lavoro solo se immunizzati o guariti dal Covid. Il governo approva così l’ennesimo provvedimento per tentare di fermare la crescita senza fine dei contagi – anche oggi 189mila casi, – ma la maggioranza si è divisa  sull’introduzione dell’obbligo del super pass per accedere ai servizi o entrare nei negozi, con la Lega che accetta la ‘linea’ imposta del premier Mario Draghi sull’obbligo vaccinale ma ottiene la modifica della norma prevista dalla bozza: per andare in banca, dal parrucchiere o alle Poste basterà il pass base.

Il nuovo decreto è comunque passato all’unanimità, alla fine di una giornata tesa. Draghi prima ha imposto, contro la volontà della Lega, l’obbligo vaccinale per tutti gli italiani che hanno più di 50 anni, coloro che rischiano maggiormente di finire in ospedale. In cambio per accedere ai servizi alla persona – dunque parrucchieri ed estetisti – agli uffici pubblici, servizi bancari, postali e finanziari, nei centri commerciali e nei negozi, ad eccezione di quelli “necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie delle
persone”, basterà il green pass base (quindi ottenibile anche con tampone) e non quello rafforzato, come era previsto dalla bozza del decreto. Una misura che, di fatto, avrebbe lasciato ai no vax la possibilità di andare solo in farmacia o nei supermercati.

Appena il decreto sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale, scatterà l’obbligo del vaccino fino al 15 giugno per tutti coloro che hanno compiuto 50 anni o che li compiranno entro quella data, con l’esenzione solo per chi ha un certificato medico. Chi è guarito, invece, dovrà vaccinarsi obbligatoriamente dopo 6 mesi. Dal 15 febbraio gli over 50 potranno andare al lavoro solo con il super green pass. Una misura che vale sia per il settore privato sia pubblico, compreso chi lavora in ambito giudiziario e i magistrati. La norma non si applica invece per gli avvocati difensori, i testimoni e le parti del processo. Le verifiche spetteranno ai datori di lavoro e chi non ha il super pass sarà considerato assente ingiustificato fino alla presentazione della certificazione “con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro e senza conseguenze disciplinari”, ma con la sospensione dello stipendio e di qualunque “altro compenso o emolumento comunque denominato”. Le imprese potranno però sostituire chi non ha il pass rafforzato. In questo caso sono previste sanzioni: chi entra in un luogo di lavoro e non ha il super pass incorre in una sanzione erogata dal prefetto che va da 600 a 1500 euro.

Tornerà anche l’uso massiccio dello smart working: i ministri Brunetta e Orlando hanno firmato la circolare nella quale si sensibilizzano le amministrazioni pubbliche e i datori di lavoro privati a utilizzare pienamente lo strumento.

Con il decreto il governo modifica anche la gestione dei casi Covid a scuola. In quelle dell’infanzia, con un positivo si va in quarantena per 10 giorni mentre alle elementari, con un caso si applica la sorveglianza con test al primo e dopo cinque giorni mentre con due casi si resta a casa per 10 giorni. In medie e superiori, invece, con due casi si resta in classe (con l’autosorveglianza e utilizzo della Ffp2) con tre casi vanno in Dad per 10 giorni solo i non vaccinati e chi si è vaccinato da più di quattro mesi e solo con 4 casi tutta la classe è a casa.

I provvedimenti in pillole

Obbligo vaccinale per i maggiori di 50 anni dall’entrata in vigore del decreto e fino all’1 giugno.

Dal 15 febbraio estensione dell’obbligo di green pass vaccinale per i lavoratori.

Nelle imprese, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi, rinnovabili fino al 31 marzo, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso, ma con corrispondente riduzione dello stipendio.

Dal 20 gennaio obbligo di green pass vaccinale per l’accesso a servizi alla persona, pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali.

Per le scuole
Nidi e asili: con un positivo in classe, sospensione attività per 10 giorni
Primarie: con un positivo, test antigenici e molecolari a tutta la classe; con 2 positivi, Dad per 10 giorni.
Medie e superiori: fino a due casi in classe autosorveglianza, mascherine FFp2 e didattica in presenza; con 3 casi in classe, Dad per i ragazzi che non abbiano concluso il ciclo vaccinale o siano guariti da più di 4 mesi, mentre per gli altri autosorveglianza e didattica in presenza con mascherine Ffp2.

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