Valle del Serchio Alternativa il 19 dicembre in piazza contro il ‘super green pass’

Corteo a Fornaci di Barga: "Milioni di cittadini italiani continuano a subire una oppressione dei loro diritti"

Mentre già nei prossimi giorni parteciperà alle iniziative di lotta già previste contro il governo Draghi, il movimento Valle del Serchio Alternativa organizza una nuova manifestazione in Valle per la giornata di domenica 19 dicembre a Fornaci di Barga. Quel giorno una manifestazione con corteo sfilerà nella via principale del paese “rivendicando – dicono gli organizzatori – la dignità della scelta di non piegarci al regime, denunciando l’attuale clima di vera e propria caccia alle streghe”.

“È stato infatti appena varato – dicono dal movimento – l’ennesimo provvedimento nazista che passa sotto il segno di super green pass (a cui poi, chissà, seguirà il turbo green pass…), secondo il quale vengono preclusi i luoghi della vita sociale a tutti coloro i quali non siano vaccinati o guariti dal Covid 19; si sconfessa così la validità del tampone, ritenuto però validissimo per colorare di giallo, arancione e rosso le regioni e rinchiuderci in casa; l’ennesima indecenza anti scientifica che discrimina proprio coloro che dovrebbero essere i più controllati e sicuri. Alla stupidità non c’è mai fine, ma questo governo si sta impegnando a scavare parecchio a fondo”.

“Intanto nel mondo – dicono da Valle del Serchio Alternativa – abbondano le evidenze empiriche riguardo l’inefficacia dei vaccini al fine della interruzione del contagio tra cui ricordiamo il clamoroso caso di Gibilterra, enclave britannica in terra spagnola nella quale si obbligano alla vaccinazione anche i lavoratori frontalieri e nondimeno soggetta a un record assoluto di contagi che ne impedirà anche le celebrazioni natalizie; caso che si affianca a quello di molti altri paesi ad alta vaccinazione che vedono boom di contagi come Irlanda, Islanda e Danimarca, mentre di converso paesi a bassissima vaccinazione come l’India o altri dove non sanno nemmeno cosa sia il green pass o un lockdown come la Svezia o il Giappone, vedono una situazione nettamente migliore”.

“D’altro canto – prosegue la nota – scricchiola anche la famosa protezione dai sintomi gravi, se è vero che l’Istituto superiore di sanità attesta come dal 24 settembre al 24 ottobre il 55% dei decessi per Covid 19 abbia riguardato persone vaccinate, segno che l’efficacia anche in questo senso è sicuramente inferiore al famoso 95% sbandierato dall’oste, ovvero dalle case farmaceutiche, mentre si moltiplicano i casi di “nessuna correlazione” che vedono spesso protagonisti individui giovani e sani e spesso anche atleti di livello importante. Noncurante di tutto, il governo va avanti per la sua strada e milioni di cittadini italiani continuano a subire una oppressione dei loro diritti, a partire da quello al lavoro, davvero ingiustificata sotto ogni punto di vista”.

“Proprio per protestare contro questa deriva ormai totalmente politica che di sanitario non ha più niente – conclude la nota – invitiamo tutti i cittadini a questo corteo in nome del ritorno alla dignità dell’essere umano, alla libertà di scelta e al diritto al lavoro. No allo stato di polizia, viva la libertà, viva la democrazia, viva il lavoro”.

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