Una vita nella scuola, addio al professor Riccardo Mori

Si è spento all'età di 73 anni dopo una malattia

Nella giornata di ieri (13 settembre) è venuto a mancare Riccardo Mori, padre del nostro collega Gabriele. Malato da tempo, se ne è andato a 73 anni all’ospedale di Barga, dove era stato ricoverato nell’ultima settimana.

Riccardo aveva passato la vita lavorativa nel mondo scolastico prima come personale di segreteria alla scuola media Lorenzo Nottolini di Lammari, poi come docente dell’area umanistica nelle scuole medie e superiori della provincia di Lucca. Gli ultimi anni di insegnamento aveva lavorato all’Iet Francesco Carrara e all’Istituto professionale Sandro Pertini.

Persona intellettualmente vivace e prolifica, da giovane aveva conseguito all’università di Pisa la laurea in lettere con una tesi in storia dell’arte in quello che negli anni Settanta era conosciuto come il dipartimento di San Matteo.

Uno dei suoi più grandi talenti era quello di saper stare con i giovani, saperli stimolare e interessare educandoli a un pensiero critico, che aveva sempre sostenuto come condotta di vita. Arguto, irriverente verso la società e i suoi stereotipi, per certi versi una personalità tormentata che aveva sempre rifiutato l’etichetta di intellettuale per quanto ne avesse pieno titolo, evitando la sola vita di studio e accettando di conoscere il mondo nelle varie realtà.

Riccardo era cresciuto nella ferma convinzione che per costruire una personalità servivano le esperienze, il pensiero e lo studio e questo ha sempre cercato di trasmettere ai giovani, a cominciare dai suoi figli e dal nipote. Ottimo conoscitore e divulgatore della storia, della storia dell’arte, della letteratura italiana e della filosofia, è stato curioso e assetato di conoscenza fino a che la salute, in particolare la vista, glielo ha permesso. Tra le molte cose più o meno egregie che ha fatto in vita, degni di nota rimangono alcuni romanzi pubblicati nell’età matura, tra cui Da Sebastopoli a Magenta e Lo strano caso del dottor Papini.

Recentemente era diventato nonno di Lorenzo. Lascia i figli Gabriele e Francesca e il nipote Alessandro, a cui era molto legato.

I funerali si terranno giovedì (16 settembre) alle 14,30 alla chiesa di Lammari da dove la salma poi muoverà per essere cremata a Livorno. il feretro sarà esposto dalla tarda mattinata sempre nella chiesa di Lammari.

A Gabriele e alla famiglia un abbraccio affettuoso e le condoglianze da parte dell’intera redazione di Serchio in Diretta.

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