Centro culturale e ambulatorio a Cascio, il Comune cerca un gestore: asta da 35mila euro, affidamento per 30 anni foto

Aperto il bando: c'è tempo fino al 20 agosto per presentare le offerte

Il comune di Molazzana ha aperto un bando per per l’affidamento della gestione in comodato di immobile destinati a centro culturale e ambulatorio medico a Cascio.

Il progetto si chiama Cohousing Cascio e la convenzione avrà una durata di 30 anni decorrere dalla data di stipula del relativo contratto. L’asta pubblica sarà tenuta con il sistema delle offerte segrete sull’investimento minimo di 35mila 500 euro da corrispondere entro il mese di settembre 2021. L’amministrazione si riserva di procedere all’aggiudicazione anche in caso di una sola offerta valida.

Le offerte dovranno essere inviate entro le 10 del 20 agosto al comune di Molazzana. Lo svolgimento della gara è fissato per le 12 del giorno 26 agosto.

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Descrizione attuale dell’area

“L’immobile è una ex scuola – si legge nei documenti -, realizzata su un unico piano in prossimità del complesso di edilizia residenziale popolare. L’immobile è di proprietà comunale, ma in gestione a un’associazione locale che cerca di offrire servizi di socializzazione. Un tempo era presente un bar/alimentari nel centro storico del paese, che aveva una grande funzione sociale per gli incontri e la vita comune soprattutto della popolazione più anziana, ma è stato chiuso recentemente. L’associazione si occupa, da allora, di offrire i servizi mancanti, cercando di coinvolgere la popolazione ed evitare l’isolamento. Attualmente l’immobile, oltre ad ospitare il circolo ricreativo locale, offre servizi di ginnastica dolce, corsi di yoga e serate tematiche di incontro e di organizzazione di riunioni. I locali dell’immobile in oggetto non sono completamente utilizzati ed è proposta dell’amministrazione di intervenire per ottimizzare gli spazi con proposte innovative, volte all’efficientamento energetico, oltre alla messa in sicurezza sismica delle strutture”.

“Nel paese mancano ormai tutti i servizi di base che devono essere offerti in quest’area periferica per evitare che
l’abitato diventi espressione di situazioni di disagio socioeconomico in quanto non dotata di un adeguato equipaggiamento urbano-locale. È necessario affrontare situazioni di disagio abitativo di aree periferiche come questa, cercando di attivare progetti che possano superare gli ostacoli presenti attraverso soluzioni durevoli per la rigenerazione del tessuto socioeconomico, lo sviluppo della coesione sociale e il miglioramento della qualità dei luoghi e della vita dei cittadini”.

 

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