Nasce Valle del Serchio Alternativa contro vaccini covid e green pass

Il movimento: "Siamo contro questa deriva liberticida"

Si chiama Valle del Serchio Alternativa ed è un neonato movimento contro l’obbligatorietà del green pass.

Dopo la partecipazione alla presentazione del libro Il Dio Vaccino di Tiziana Alterio, avvenuta agli impianti sportivi di Gallicano il 21 luglio, molti dei partecipanti a quell’incontro – più altre persone ancora – si sono riuniti in assemblea venerdì scorso (30 luglio) nella sala Guazzelli, sempre a Gallicano.

Dopo una breve introduzione dei moderatori, sono intervenuti diversi cittadini della più varia estrazione portando la loro opinione sulla questione Covid, sulle ultime e ulteriori restrizioni che saranno in vigore con l’utilizzo del cosiddetto green pass e “soprattutto sulle possibili forme di protesta contro quella che si sta prospettando come una vera e propria deriva liberticida completamente insensata dal punto di vista sanitario”, sostengono.

“È stato infatti ricordato – si legge in una nota – come gli attuali vaccini anti-Covid 19 non impediscano l’infezione e il contagio, cosa del resto già nota in quanto descritta sugli stessi bugiardini delle case farmaceutiche e comprovata ormai dagli innumerevoli casi di positività registrati anche in individui vaccinati con doppia dose, dal caso dell’Amerigo Vespucci a quello del concerto di Utrecht fino all’aumento dei casi registrato in paesi ad alta percentuale di vaccinati come Israele, Gran Bretagna e, da recentissime notizie, persino l’Islanda dove la quasi totalità della popolazione adulta è ormai vaccinata”.

“Di queste restrizioni immotivate faranno purtroppo le spese categorie già duramente colpite dalle precedenti misure di lockdown, quali baristi, ristoratori, palestre, operatori dello spettacolo ma non solo – proseguono – se è vero che ormai anche molti datori di lavoro stanno richiedendo ai loro dipendenti la vaccinazione sebbene al momento non esista il minimo appiglio legale per una tale richiesta: ricordiamo infatti che solo una legge dello Stato può istituire un trattamento sanitario obbligatorio generalizzato, cosa che al momento il governo si guarda bene dal fare (chissà perché?), preferendo utilizzare l’arma odiosa della discriminazione e del rendere la vita impossibile a chi non si accoda al pensiero unico. Una lotta quindi quella per le libertà individuali e per il lavoro che ovviamente deve procedere all’unisono con quella per la libertà di scelta e di cura, mai davvero riconosciuta in questo paese: ecco quindi la decisione di far nascere un movimento denominato Valle del Serchio Alternativa, un nome che evoca non solo la più totale avversione verso la deriva dittatoriale cui stiamo andando incontro ma soprattutto una proposta alternativa all’approccio chiusurista e oscurantista prevalente da un anno e mezzo (altro che scienza) che metta al centro la salute, sì, ma quella intesa nel senso più ampio possibile come da definizione Oms ‘uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non semplice assenza di malattia’ (addirittura, come inteso oggi, di una malattia). Il movimento si impegna quindi ad organizzare serate di controinformazione, volantinaggi e mira ad una grande manifestazione anche in Val di Serchio che possa unirsi al movimento di protesta e di risveglio delle coscienze iniziato in tutto il mondo. Viva la libertà, viva il lavoro, viva la salute”.