Sì alle visite nelle Rsa, Speranza firma l’ordinanza

Il ministro: "È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari"

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Sì alle visite nelle Rsa.

Nuova ordinanza, firmata oggi (8 maggio), del ministro alla salute Roberto Speranza che consentirà le visite in piena sicurezza in tutte le Rsa.

“Ringrazio le Regioni e il comitato tecnico scientifico – spiega  – che hanno lavorato in sintonia con il ministero della Salute per conseguire questo importante risultato”.

“È ancora necessario mantenere la massima attenzione e rispettare le regole e i protocolli previsti – aggiunge –  ma condividiamo la gioia di chi potrà finalmente rivedere i propri cari dopo la distanza indispensabile per proteggerli”

Con la nuova ordinanza vengono quindi riaperte le visite ai degenti dopo oltre 1 anno dall’inizio della pandemia

La programmazione delle visite, si legge nell’atto,  deve considerare le condizioni dell’ospite e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche della struttura stessa e le mutabili condizioni epidemiologiche.

L’ingresso è consentito solo a visitatori o familiari o volontari in possesso di certificazione verde Covid.

“Finalmente potremo cominciare a colmare quel vuoto affettivo e di relazioni imposto dal Covid per gli anziani delle Rsa e per le persone con disabilità che vivono nelle strutture.  La possibilità, da parte di genitori e parenti, di tornare a vedere in presenza i propri cari rappresenta uno dei passi più importanti per il ritorno alla normalità delle relazioni umane dall’inizio della pandemia”. Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli esprimono la loro soddisfazione per l’odinanza con cui il ministero della salute ha reso di nuovo possibili le visite in residenze assistite e strutture di lungodegenza. Un provvedimento che renderà effettivo tutto questo dopo il che saranno recepite le linee guida ministeriali.

“Fin dalle prossime ore – sottolineano a stretto giro Giani e Spinelli – lavoreremo per un corretto recepimento di queste linee guida, ma oggi salutiamo questo passaggio, sostenuto e accompagnato con determinazione dalla Regione Toscana, che in queste settimane ha sollecitato il ministero anche attraverso una nostra proposta, oltre che col suo lavoro al documento comune approvato dalle Regioni sulle modalità di accesso e di uscita di ospiti e visitatori presso le strutture residenziali. L’ordinanza firmata oggi dal ministro Speranza individua un punto d’equilibrio e fissa un quadro normativo e di regole operative che permettono di riprendere le visite e i rientri in famiglia in sicurezza. Il tutto, avendo ben presente la delicatezza di questo passaggio che avviene in un contesto in cui il numero dei contagi, in Toscana e nel nostro Paese, è ancora significativo”.

Il sistema individuato da una parte garantisce la possibilità di visite e rientri in famiglia a cadenza periodica, dall’altra indica le misure che devono essere adottate per la sicurezza degli ospiti, dei visitatori e degli operatori, mettendo quindi in condizione anche i responsabili delle strutture di utilizzare strumenti e protocolli chiari e condivisi per la loro gestione.

La possibilità delle visite è certamente connessa all’andamento della campagna vaccinale. Oggi in Toscana gli ospiti Rsa vaccinabili sono tutti vaccinati, gli operatori lo saranno presto in virtù dell’obbligo vaccinale stabilito a livello nazionale.

I risultati sono evidenti: in Toscana a dicembre, in piena pandemia, eravamo arrivati sino a duemila contagi nelle Rsa. Attualmente siamo a poco più di 100 casi su 12.500 ospiti.

“In questo nuovo scenario si apre quindi una nuova fase – concludono Giani e Spinelli – in cui tante persone fragili potranno ricevere quella che possiamo definire come una terapia davvero importante: quella degli incontri, degli affetti, delle relazioni”.

La Regione nei mesi scorsi ha cercato il più possibile di limitare le sofferenze dovute al distanziamento, favorendo anche questo riavvicinamento graduale e finanziando una misura che ha permesso di migliorare la dotazione tecnologica delle Rsa e, in molti casi (in 103 strutture) ha consentito la realizzazione di stanze degli abbracci. Presto nelle strutture, seguendo precise regole di prevenzione, questi incontri potranno avvenire in sicurezza, ma finalmente in presenza.

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