La Toscana resta zona gialla, anche nel weekend, ma è stop all’asporto nei bar dalle 18. Chiusi gli impianti da sci, possono riaprire i musei

Domani entra in vigore il nuovo decreto della presidenza del consiglio dei ministri: ecco le regole

La Toscana resta, almeno per un’altra settimana, zona gialla. E lo farà anche nel weekend, dopo le lunghe settimane in cui, in automatico, tutte le regioni erano inserite in automatico in ‘zona arancione’. La situazione, però, rischia di durare poco se i dati degli ultimi giorni non miglioreranno.

Stando comunque ai dati dell’Rt sul tavolo dell’organismo dell’Iss che si riunisce oggi (15 gennaio) l’indice di contagio in Toscana resta (anche se di poco) sotto l’1, confermando le restrizioni della zona gialla. Ci sono, però, delle novità introdotte dal nuovo decreto che entra in vigore domani (16 gennaio).

Dopo le incertezze dell’ultim’ora, è arrivato anche ufficialmente il chiarimento su questo fine settimana: in Toscana vigeranno le regole della zona gialla e non di quella arancione.

Con il nuovo decreto, firmato in mattinata dal premier Giuseppe Conte, potranno riaprire, ma soltanto nei giorni feriali, i musei, mentre restano chiuse palestre, cinema, piscine almeno fino al 5 marzo. Gli impianti da sci rimangono chiusi, invece, almeno fino al 15 febbraio.

Cibo e bevande potranno essere acquistati nei bar soltanto fino alle 18, mentre sarà vietato l’asporto dalle 18 in poi, anche in zona gialla. Confermata quindi la disposizione che tende ad evitare il ‘finto asporto’, ovvero la somministrazione di bevande che poi venivano consumato all’esterno del locale, creando assembramenti.

Fino al 15 febbraio sarà anche vietato andare nelle seconde case che si trovano fuori regione. Se si è residenti in una regione in fascia arancione è vietato andare nella seconda casa se è fuori dal comune di residenza. L’unica deroga riguarda motivi di urgenza, ad esempio la riparazione di un guasto oppure per recuperare oggetti o materiale indispensabile. Lo spostamento deve durare il tempo di risolvere il problema.

Nelle regioni in fascia gialla lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata è consentito, nell’ambito del territorio regionale, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le 5 e le 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi, oltre ai minori di 14 anni sui quali queste persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi. Tutto questo è consentito solo all’interno del comune, invece, per le regioni di fascia rossa e arancione.

Rimane la deroga sugli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Non si potranno superare i confini regionali anche se i territori sono in fascia gialla. Secondo il nuovo provvedimento, infatti, fino al 15 febbraio  è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

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