Vaccino anti Covid, sul sito dell’Aifa gli effetti collaterali

L'agenzia italiana del farmaco spiega quali possono essere le reazioni avverse

Alla vigilia del vaccino day, con le prime dosi, 9mila750, arrivate oggi (26 dicembre) in Italia, e la distribuzione che, oltre che nelle altre regioni, in Toscana, inizierà domani (27 dicembre) all’ospedale di Careggi a Firenze, per poi estendersi agli altri ospedali, tra cui anche il San Luca a Lucca, sul sito dell’Aifa si leggono alcune informazioni.

L’agenzia italiana del farmaco, oltre a specificare il vaccino anti Covid è destinato agli over 16 anni,  che sono escluse donne in gravidanza o che allattino, che viene somministrato in due dosi, la seconda a distanza di almeno 21 giorni della prima, specifica quelli che sono, o possono essere, gli effetti collaterali

“Le reazioni avverse osservate più frequentemente (più di 1 persona su 10) nello studio sul vaccino Covid 19 mrna bnt162b2 (Comirnaty) sono stati in genere di entità lieve o moderata e si sono risolte entro pochi giorni dalla vaccinazione. Tra queste figuravano dolore e gonfiore nel sito di iniezione, stanchezza, mal di testa, dolore ai muscoli e alle articolazioni, brividi e febbre – si spiega nel sito -. Arrossamento nel sito di iniezione e nausea si sono verificati in meno di 1 persona su 10. Prurito nel sito di iniezione, dolore agli arti, ingrossamento dei linfonodi, difficoltà ad addormentarsi e sensazione di malessere sono stati effetti non comuni, che hanno interessato meno di 1 persona su 100. Debolezza nei muscoli di un lato del viso (paralisi facciale periferica acuta) si è verificata raramente, in meno di 1 persona su 1000″. “L’unica reazione avversa severa più frequente nei vaccinati che nel gruppo placebo è stato l’ingrossamento delle ghiandole linfatiche. Si tratta, comunque, di una patologia benigna che guarisce da sola – si legge ancora tra le informazioni – In generale, le reazioni sistemiche sono state più frequenti e pronunciate dopo la seconda dose.

Nei paesi dove è già stata avviata la somministrazione di massa del vaccino sono cominciate anche le segnalazioni delle reazioni avverse, da quelle meno gravi a quelle più significative, comprese le reazioni allergiche. Tutti i Paesi che avviano la somministrazione del vaccino estesa a tutta la popolazione raccoglieranno e valuteranno ogni segnalazione pervenuta al sistema di farmaco vigilanza delle reazioni averse al vaccino, così da poter definire con sempre maggior precisione il tipo di profilo di rischio legato alla vaccinazione”.

“La segnalazione di una qualsiasi reazione alla somministrazione del vaccino può essere fatta al proprio medico di famiglia o alla Asl di appartenenza – precisa ancora l’Aifa-  così come per tutte le altre reazioni avverse a qualunque farmaco, secondo il sistema nazionale di farmacovigilanza attivo da tempo in tutto il Paese. Prima della vaccinazione il personale sanitario pone alla persona da vaccinare una serie di precise e semplici domande, utilizzando una scheda standardizzata. Se l’operatore sanitario rileva risposte significative alle domande, valuta se la vaccinazione possa essere effettuata o rinviata. Inoltre l’operatore verifica la presenza di controindicazioni o precauzioni particolari, come riportato anche nella scheda tecnica del vaccino”.

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