Governo, ecco le regole per le festività: dieci giorni di zona rossa per contrastare i contagi

Deroghe per i piccoli Comuni e per pranzi e cene di Capodanno. Fra il 24 dicembre e il 6 gennaio feriali in zona arancione. Ristoro al 100 per cento per bar e ristoranti

Festività, via libera alle nuove regole. Ad annunciarle ufficialmente, dopo l’approvazione del decreto in consiglio dei ministri, è stato il premier Giuseppe Conte, con il consueto messaggio serale (che si è fatto attendere, dopo un iniziale annuncio di collegamento alle 20) alla nazione.

“Il virus si lascia piegare – ha detto il premier – ma non si lascia sconfiggere. È per questo che c’è timore e preoccupazione che possa tornare a salire il livello dei contagi. Per questo abbiamo deciso di intervenire per rafforzare il sistema di prevenzione a livello nazionale”

Il principio è quello di una restrizione ulteriore delle misure, a prescindere delle zone assegnate dal ministero della salute, dal 21 dicembre al 6 gennaio. In quell’arco temporale sarà vietato ogni spostamento fra le regioni e saranno attivati i provvedimenti da zona rossa nei festivi e quelli da zona arancione nei feriali. Torneranno quindi a chiudere se non per asporto fino alle 22 e consegna a domicilio bar e ristoranti e, nei festivi, abbasseranno la saracinesca i negozi di beni non necessari. Saranno sempre garantiti i servizi di alimentari, tabacchi, farmacie e parafarmacie, barbieri e parrucchieri.

La zona rossa sarà quindi attivata il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre e l’1, 2, e, 5 e 6 gennaio. La zona arancione sarà invece attivata il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio.

Per gli spostamenti, comunque, sono previste delle deroghe. Innanzitutto quella, nei giorni di zona arancione, relativa agli spostamenti durante le feste nei comuni piccoli: ci si potrà muovere per coloro che abitano in Comuni al di sotto dei 5mila abitanti ma in un raggio di 30 chilometri, salvo che nei comuni capoluogo.

Inoltre deroghe previste anche per pranzi e cene a Natale e Capodanno quando ogni casa potrà accogliere (dalle 5 alle 22) al massimo due persone oltre al nucleo familiare, ma non si contano gli under 14 e conviventi non autosufficienti. Questa deroga, che serve anche per raggiungere i parenti, varrà anche per lo spostamento fra Comuni.

È consentita, nei giorni di zona rossa, l’attività sportiva in forma individuale e quella motoria nelle vicinanze della propria abitazione.

Nel decreto legge sono state previste anche immediate misure di ristoro. Già nelle scorse settimane abbiamo erogato fondi direttamente nei conti bancari e sospeso pagamenti di tributi. “Chi subisce dei danni economici – dice il premier – deve essere immediatamente ristorato”.

Sono stati stanziati 645 milioni per bar e ristoranti che riceveranno il 100 per cento di quanto ottenuto con il decreto bilancio. Il parlamento inoltre ha approvato tutti i decreti ristoro in un unico provvedimento e sta concludendo l’approvazione del bilancio. “Stiamo facendo un grande lavoro – dice il premier Conte – fra maggioranza e opposizione per i lavoratori autonomi. A gennaio stabiliremo misure perequative per evitare disuguaglianze”.

Conte guarda con fiducia al futuro e all’uscita dal tunnel con la somministrazione dei vaccini. “Ma – spiega – dobbiamo ancora rimanere concentrati e non abbassare la soglia di attenzione”.

 

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