Coronavirus, 7 positivi a Minucciano. Il sindaco: “Aiutiamo le attività per mantenere vivi i nostri paesi”

L'appello di Nicola Poli ai cittadini: "Rispettiamo le regole e non abbassiamo la guardia"

Coronavirus a Minucciano, il sindaco Nicola Poli fa il punto della situazione sul territorio.

“I casi di positività al Covid-19 nel nostro Comune sono attualmente 12 – informa il primo cittadino -, considerando in tale numero anche 2 casi già noti, ma non ancora formalizzati dall’ufficio igiene e prevenzione dell’azienda Asl, ed 1 già negativizzato, anche quello non ancora formalizzato. Di essi, i presenti sul territorio sono attualmente 7: uno a Gorfigliano, uno a Gramolazzo, uno a Pieve San Lorenzo, due a Metra e due ad Antognano. Gli altri non risiedono o non hanno attuale domicilio sul territorio. Per tutti loro che con essi hanno avuto contatti significativi, sono stati attuati tutti i protocolli di isolamento e quarantena. Attualmente, quindi, la situazione è seria, ma sotto controllo”.

“Si raccomanda il rispetto delle regole sull’igiene personale – l’appello del sindaco -, sul distanziamento sociale, sull’uso dei dispositivi di protezione (mascherine) e, in generale, di tutte le regole poste a livello nazionale e regionale, perché è fondamentale non abbassare la guardia, al fine di ridurre le occasioni di diffusione del virus e di contagio”.

Il sindaco Nicola Poli ribadisce l’importanza della scuola: “Al contempo, ritenendo la scuola un elemento fondamentale della nostra società, si rassicura la cittadinanza che sono stati fatti tutti gli sforzi possibili per garantire la prosecuzione in sicurezza delle attività didattiche e dei servizi ad esse collegati. Si comunica che, con la collaborazione della misericordia di Gorfigliano e dei volontari della protezione civile, è in corso la distribuzione di 10mila mascherine chirurgiche a domicilio: si ricorda che ne hanno diritto solo i cittadini residenti”.

Un appello ai cittadini per aiutare le attività locali: “Da ultimo – conclude Nicola Poli -, preme anche ricordare i nostri cittadini ed amici che hanno attività ricettive, bar, gelaterie, ristoranti, che, oltre a vivere le nostre stesse limitazioni, si vedono oggi, per il bene di tutti, pesantemente limitati anche nelle loro attività economiche, in una realtà come la nostra, che di per sé è già difficile: l’appello che voglio fare è di aiutarli per quanto possibile, andando a consumare negli orari consentiti, facendo la spesa nei piccoli esercizi locali invece che nei centri di grande distribuzione, utilizzando l’asporto. L’amministrazione comunale ha fatto la sua parte, intervenendo sui tributi locali: ora tocca a voi come consumatori e clienti, nella consapevolezza che aiutare loro significa aiutarci a mantenere vivi i nostri paesi”.

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