Ventuno pecore sbranate: “Sono stati i lupi” foto

La denuncia del titolare dell'agriturismo Ai Moretti di Camporgiano

Nuovo attacco di predatori – forse cani lupo o ibridi – in Garfagnana. A farne le spese è stata l’azienda agrituristica ai Moretti di Camporgiano, dove in due raid sono state uccise 21 pecore su 25.

A denunciarlo è il titolare dell’attività, Matteo Giordano: “Nella notte tra domenica e lunedì ho subito un attacco  da parte di uno o più lupi che, nonostante una recinzione fatta a regola d’arte, sono riusciti ad entrare e ad uccidermi 9 pecore del mio gregge – racconta -. È il secondo attacco che subisco in quattro mesi e in totale mi sono state uccise 21 pecore su 25.  Tengo a sottolineare che la mia azienda si trova nel centro del paese. Il danno economico è ingente, ma i danni morali e biologici sono ancora maggiori, in quanto come imprenditore non mi sento tutelato e come cittadino perdo il senso di sicurezza se un branco di lupi riesce a penetrare fin sotto la mia abitazione”.

“So che è responsabilità umana l’aver spezzato la catena naturale dell’ecosistema, e che ogni animale ha diritto all’esistenza – afferma Giordano -, ma non a discapito di coloro che come me tentano di far rivivere e crescere un ambiente naturale. Un branco di lupi in mezzo ad un paese è elemento inaccettabile da ogni punto di vista. Penso che sia opportuna una rivisitazione generale di come riuscire a vivere la montagna e la campagna facendo in modo di poter ritrovare un equilibrio tra uomo e natura che sappia tenere assieme tutte le esigenze, non tra ultime quelle economiche. In un solido stato di diritto il sistema normativo ha la funzione di evitare l’autotutela dei cittadini: poiché in queste fattispecie pare che l’impianto normativo non riesca a tutelare i diritti dei consociati la drammatica conclusione pare essere quella di doversi difendere da soli, e ciò è ipotesi che tutti assieme dobbiamo fermamente scongiurare”.

Sulla questione interviene anche il direttore della Cia Toscana Nord, Alberto Focacci che sottolinea come da tempo l’organizzazione stia evidenziando come siano necessari provvedimenti che tutelino gli allevatori dalle incursioni dei lupi: “I danni continuano ed i rimborsi da soli non bastano. I lupi ormai si avvicinano agli abitati ed è necessario ripensare al problema in termini diversi”.

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