Lutto a Vagli: è morto don Verdigi

Domani l'ultimo saluto al funerale celebrato dal vescovo Giulietti

Le esequie per don Alfonso Verdigi, che il 6 agosto prossimo avrebbe compiuto 92 anni, saranno celebrate domani (3 agosto), alle 16 nella chiesa parrocchiale di Vagli Sopra, la frazione delle sue origini, dove vivono ancora i suoi familiari. Saranno presiedute dall’arcivescovo Paolo Giulietti e concelebrate da vari parroci, tra cui don Angelo Pioli vicario episcopale della Valle del Serchio.

Proprio don Angelo, parroco a Castelnuovo Garfagnana, ricorda: “Sono andato a visitarlo quando era al centro anziani della Misericordia, una volta ho accompagnato da lui anche l’arcivescovo Paolo. Come visitavo gli anziani ammalati e portavo loro la comunione, andavo a far visita anche a lui, prete con cui dialogavo volentieri”.

Don Alfonso Verdigi è morto all’ospedale di Castelnuovo Garfagnana ieri (1 agosto), la notizia si è diffusa nella serata tra la popolazione, in particolare ad Arni dove è stato parroco dal 1976 per 29 anni e a Isola Santa e Capanne di Careggine, dove è stato parroco dal 1988 per 17 anni. Fu nel 2005 che, per motivi di salute, lasciò ogni incarico pastorale.

Nato il 6 agosto 1928 a Vagli, in gioventù entrò nell’ordine dei Frati Francescani Minori in Liguria e infatti fu ordinato presbitero 21 Marzo 1953 a Levanto (La Spezia). Successivamente chiese e gli fu concesso di prendersi cura di una parrocchia: nel 1976 l’allora vescovo di Massa lo accolse affidandogli la parrocchia di Arni che all’epoca faceva parte di quella Diocesi. Nel 1988 fu incardinato definitivamente come prete secolare nella Diocesi di Massa. Infine nel 1992, con il passaggio della Garfagnana all’Arcidiocesi di Lucca, è entrato a far parte del clero lucchese, mantenendo la cura delle parrocchie già affidategli. In questi ultimi anni erano ulteriormente peggiorate le sue condizioni di salute e, da Vagli di Sopra dove viveva coi familiari, è stato trasferito al centro della Misericordia di Castelnuovo Garfagnana, fino al ricovero al Santa Croce dove è deceduto munito dei conforti religiosi. Avendo passato decenni tra Arni, Isola Santa e Capanne di Careggine, le comunità hanno un vivido ricordo di lui.

“Silenzioso ma accogliente – dicono alcuni suoi ex parrocchiani – sempre disponibile, ligio ai suoi doveri di parroco. Non mancava mai alle celebrazioni previste e faceva visita ai suoi parrocchiani, soprattutto agli ammalati. In queste zone montane si trovava a suo agio e gli volevamo un gran bene”.

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