Progetto Comune: “Piano strutturale intercomunale, occasione sprecata per porre limiti a termovalizzatore Kme”

Opposizione a Barga critica in sede di approvazione dello strumento urbanistico

Critiche in sede di voto al piano strutturale intercomunale dall’opposizione di Barga. Le accuse sono di poco coraggio per ostacolare, anche attraverso gli strumenti urbanistici, la realizzazione del termovalorizzatore a Fornaci.

Giovedì scorso (23 gennaio) si è svolto infatti il consiglio comunale di Barga per l’approvazione del Piano strutturale intercomunale, tema molto vasto e tecnico e che nel suo iter ha visto avvicendarsi due diverse amministrazioni, Bonini per l’adozione e Campani per l’approvazione.

“I consiglieri di minoranza – commenta Progetto Comune – pur avendo esaminato l’intero piano strutturale e le osservazioni proposte, pur riconoscendo il buon lavoro tecnico sulla parte generale svolta dagli uffici, hanno scelto di focalizzare la propria attenzione sugli aspetti di tutela ambientale e sanitaria, nell’interesse della salute pubblica della qualità della vita sul territorio stesso, anche nell’ottica di quello che per Progetto Comune è un punto fondamentale del proprio programma: impedire la realizzazione del pirogassificatore Kme”.

“Secondo Progetto Comune le direttive con cui il piano intende tutelare il nostro paesaggio e la nostra salute – spiegano dall’opposizione – sono troppo deboli ed al limite della mera filosofia. Siamo convinti che il Comune di Barga, che si è sempre mostrato strenuamente contrario all’inceneritore, avrebbe dovuto cogliere pienamente la ghiotta occasione della stesura di un nuovo piano territoriale per scongiurare una volta per tutte un fantasma che girovaga da troppo tempo per i Comuni della Valle e che si chiama “inceneritore di pulper” o simili, toccando Diecimo, poi Fornoli ed ora Barga”.

“I consiglieri di maggioranza – spiega Progetto Comune – hanno approvato all’unanimità il non accoglimento delle osservazioni che richiedevano di porre limiti di altezza agli edifici (ed accessori) in zone vincolate paesaggisticamente (sponde del fiume Serchio) per non trovare ciminiere di 50 metri quando dalla Fondovalle volgiamo lo sguardo verso il nostro amato Appennino o verso i nostri preziosi borghi medioevali; non regge la debole motivazione di non voler ostacolare con tale limite le altre attività produttive (cartiere, ditte farmaceutiche eccetera): le altezze massime che non ostacolano le attività produttive attuali raggiungono numeri ampliamente inferiori, sempre che non ci si voglia convertire in attività di smaltimento di rifiuti”.

Non si è fatto niente – prosegue Progetto Comune – per riproporre l’invariante strutturale del tessuto produttivo di Kme presente nel vecchio piano strutturale di Barga, come suggeriva un contributo scritto in sede di adozione del piano; ben sappiamo che l’identificazione di tale invariante non avrebbe ostacolato la realizzazione del pirogassificatore ma avrebbe senz’alto riconosciuto il valore del comparto Kme quale matrice storico identitaria del territorio riservandogli un grado di tutela maggiore”.

“Concludendo – chiude la nota – Progetto Comune ha votato contrario alle controdeduzioni alle osservazioni sopracitate, in quanto le loro importanti richieste non sono state recepite dal piano strutturale intercomunale nella forma sperata; si è poi astenuto nella votazione per l’approvazione finale dell’intero piano strutturale in quanto ritiene che Barga, in coerenza alla sua formale presa di posizione, avrebbe dovuto spingersi oltre, sfruttando al massimo le potenzialità di tale strumento di governo del territorio per scongiurare o almeno ostacolare l’insediamento di inceneritori in Mediavalle del Serchio, con un pizzico di coraggio in più. Ci auguriamo che azioni più incisive e limitazioni atte a tutelare la salute e l’ambiente, vengano inserite nel piano operativo di prossima approvazione

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