Aumento dei rifiuti a Bagni, il j’accuse di Base

Utilizzare gli utili (peraltro in crescita) per abbattere i maggiori costi per lo smaltimento dei rifiuti perché non pesassero sulle tasche dei cittadini. E’ questa la proposta che l’amministratore unico di Base, società che gestisce i rifiuti a Bagni di Lucca, Giuseppe Vitiello ha fatto all’amministrazione. Lo ricorda Vitiello dopo le polemiche sull’aumento delle tariffe, e lo fa non risparmiando critiche all’amministrazione. “L’amministrazione Michelini, pur sollecitata in tal senso – scrive Vietiello -, non ha voluto utilizzare questo meccanismo, tra l’altro già utilizzato nel 2016 dal sindaco Betti, e ha voluto invece evidenziare questi maggiori costi come debiti da far pagare ai cittadini. Forse probabilmente ciò per dimostrare una presunta cattiva gestione della precedente amministrazione”.

Vitiello ha comunque convocato l’assemblea dei soci prevista dallo statuto per l’approvazione del bilancio di esercizio 2017 nel quale emergerà un utile superiore all’importo approvato come debito fuori bilancio.
”Si arriverà al paradosso – spiega – che mentre si dispone di far pagare ai cittadini oltre 90.000 euro di maggiori costi di smaltimento contemporaneamente il Comune si troverà a dover gestire un utile di bilancio della società superiore a tale importo, peraltro assoggettando lo stesso alle tassazioni previste. Evidenzio quindi che la gestione Base, detraendo dagli utili i maggiori costi di smaltimento, ha comunque complessivamente determinato un beneficio economico ed un risparmio rispetto ai costi inizialmente previsti, come d’altronde si è più volte affermato in sede di costituzione della società. Purtroppo scelte amministrative, dettate forse più da argomentazioni politiche che tecniche, hanno fatto si che tali benefici non si trasmettessero come previsto ai cittadini ma finissero per prendere strade diverse , non rispettando lo spirito delle normative vigenti che invece promuovono e favoriscono l’utilizzo di risorse per ridurre i costi a carico dei cittadini, spirito che ripeto era ed è alla base della scelta di costituire la società in house Base. Tutto quanto è successo, e le relative scelte dell’amministrazione diverse da quanto avevo prospettato e da quanto è previsto dalla legge, saranno ovviamente oggetto dei miei chiarimenti, qualora la Corte dei Conti dovesse ritenere necessario approfondire le decisioni assunte dall’amministrazione. Il mio operato continuerà ad essere sempre guidato anche nel futuro dall’unico interesse di salvaguardare il patrimonio ed il valore costituito dalla società Base srl e dai suoi lavoratori, risorsa di proprietà della cittadinanza di Bagni di Lucca e non certo degli Amministratori pro tempore che sono chiamati ad amministrare tale patrimonio”.
Se queste solo le conclusioni, Vitiello parte dai numeri. I costi preventivati per il 2017 per la gestione dei rifiuti a Bagni di Lucca da parte di Base Srl erano stati quantificati in due voci: costi del servizio per 682.191 euro e costi di trasporto e smaltimento per 302.246 euro. Il costo totale preventivato era di 984.437 euro che con Iva diventa euro 1.082.881.
A questi costi poi sono stati aggiunti dal Comune altri costi generali per arrivare ad un totale di 1.700.704,27 euro, importo che è quello previsto a carico dei cittadini con la Tari.
”Questi costi previsti per Base vengono fatturati in due modi diversi – spiega Vitiello -: il costo del servizio mensilmente con un importo costante di euro 62.534 Iva compresa; il costo di smaltimento sempre mensilmente, ma con riferimento alle effettive quantità di rifiuti smaltiti e ai corrispondenti costi che Base paga e rifattura al Comune di Bagni di Lucca. La gestione ottimale di Base – va avanti l’amministratore unico – ha consentito di ottenere risparmi ed ulteriori ricavi dal recupero dei rifiuti che hanno determinato un consistente utile; già nel mese di luglio 2017 l’utile dei primi sei mesi, comunicato al sindaco in sede di convocazione della prevista assemblea dei soci, erano superiori a 75.000 euro. Contestualmente l’amministrazione comunale veniva informata dal sottoscritto che si erano determinati maggiori costi di smaltimento a seguito di maggiore produzione dei rifiuti. Il sottoscritto aveva proposto di utilizzare, come prevede esplicitamente il comma 3bis dell’articolo 16 del decreto legislativo 175/2016 che regolamenta le attività delle società partecipate ( La produzione ulteriore rispetto al limite di fatturato di cui al comma 3, che può essere rivolta anche a finalità diverse, è consentita solo a condizione che la stessa permetta di conseguire economie di scala o altri recuperi di efficienza sul complesso dell’attività principale della società.) l’utile ottenuto dalla gestione della società per far fronte ai maggiori costi sostenuti. E’ infatti questo il principale vantaggio di una gestione diretta del servizio attraverso Base; infatti negli altri comuni che si avvalgono di altre società gli utili restano nelle stesse società ( vedasi ad esempio ciò che è successo per anni con Sistema Ambiente ); diversamente in una società in House come Base il Comune, socio unico, può utilizzare tali utili per far fronte ai maggiori costi di smaltimento, evitando così di far pagare questi costi ai cittadini”. Ma la proposta, osserva Vitiello, è stata respinta dal Comune.

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