Un futuro per Bagni di Lucca presenta 5 interpellanze

Questa sera (28 settembre), alle 21, a Bagni di Lucca si riunirà il consiglio comunale. Sarà anche l’occasione per discutere le ordinanze del gruppo di opposizione Un futuro per Bagni di Lucca: sono ben cinque i temi che andranno a toccare i consiglieri Claudio Gemignani e Laura Lucchesi. Dal futuro delle terme, del casinò e dell’ex oratorio di Casoli, alla situazione delle isole ecologiche nelle frazioni di montagna, fino al campo sportivo di Scesta.

 

 

Si parte dalle terme, con Claudio Gemignani e Laura Lucchesi che chiedono di cambiare la visione per una svolta verso il futuro: puntare alla realizzazione di spa, di centri benessere. “Il nostro gruppo, da sempre ha creduto nello sviluppo delle terme per un incremento del turismo e un modo per attrarre gente a Bagni di Lucca. Purtroppo siamo consapevoli dello stato di difficoltà in cui tutta la zona dei Bagni Caldi, versi in situazione di sofferenza, a partire dal Grande Albergo, dall’arredo urbano e dalle piccole manutenzioni. Abbiamo altresì avuto modo di apprezzare, in quest’anno da consiglieri, anche dopo una visita nelle strutture, il lavoro che l’attuale gestione della società “Hotel Le Terme – Bagni di Lucca”, sta svolgendo nelle strutture amministrate (unica direzione appunto e per lo stabilimento termale e per l’albergo stesso). Dato che l’amministrazione ha sempre dichiarato, correttamente, di credere nello sviluppo termale, anche alla luce del fatto che il 31 dicembre 2018 scadrà la concessione all’attuale conduzione (scadranno ovviamente anche il settore riabilitazione e la convenzione con l’Inps), con un pensiero rivolto anche al personale in servizio che ivi lavora, chiediamo: di sapere qual è il piano dell’amministrazione per i prossimi 4 anni, per tutto il comparto termale, e quindi come anche intende procedere in previsione della scadenza del contratto sopramenzionato. Come vuole muoversi nei confronti dell’attuale gestione? Ci sono già atti tecnici e politici in tal senso? Purtroppo la burocrazia italiana ci fa paura. Sappiamo che, mentre per stabilimenti termali come Casciana Terme, la Regione stanzia oltre 1.000.000 di euro per ciò che concerne la riabilitazione, per Bagni di Lucca ne stanzia solo circa 35.000: intendete muovervi, magari coinvolgendo i referenti politici regionali, affinché tale situazione venga riequilibrata? Noi siamo disposti a fare pressione attraverso i nostri esponenti regionali: l’unione fa la forza. Sappiamo che l’attuale gestione aveva prodotto al Comune un progetto di riqualificazione esterna e parzialmente interna, di circa 190.000 euro più iva. Come intende muoversi l’amministrazione verso ciò? Siamo rimasti esterrefatti nell’apprendere che fino a poco fa si vendevano, presso il nostro stabilimento termale, prodotti provenienti da Rapolano Terme, mentre ci colpisce favorevolmente che recentemente si siano cominciati a realizzare prodotti con le nostre acque. Personalmente, pensiamo di dover cominciare a cambiare il punto di vista sulle nostre Terme: non soltanto e non più prevalentemente terme che curano i reumatismi, ma terme che devono puntare alla realizzazione di Spa, di centri benessere. Abbiamo molte, moltissime idee, espresse anche in campagna elettorale attraverso anche il vice presidente del consiglio regionale Marco Stella. Idee disponibili a condividere per il bene e lo sviluppo di un paese che ha la necessità di rialzarsi”.
Gemignani e Lucchesi analizzano anche la situazione dei rifiuti delle località montane, con molti furbetti che abbandonano ingombranti: una brutta cartolina da visita per il Comune. I consiglieri di minoranza chiedono un sistema di videosorveglianza: “Vogliamo anche riportare all’attenzione la situazione riguardo lo stato delle isole ecologiche in alcuni paesi. Molto spesso, accanto ad esse vengono depositati materiali ingombranti o materiali che andrebbero portati direttamente all’isola ecologica di Lugliano. Talvolta la situazione diventa insostenibile e il biglietto da visita che diamo non certo è dei migliori. Sono molte le situazioni che hanno superato il limite, segnaliamo ad esempio il frigorifero e la lavatrice tirate nel solco denominato Rio San Gemignano. Non vogliamo che di fronte anche ai turisti passi l’immagine che siamo un popolo di vagabondi amanti dello sporco. Non è così. O meglio, non per tutti è così. Il problema però è evidente. Per questo chiediamo: permanendo lo stato attuale dei fatti, cosa l’amministrazione intenda fare per porre fine a tale vergognosa situazione. Per quanto ci riguarda, considerando l’ambiente prioritario e, credendo nel porta a porta o nella differenziata, ci rendiamo disponibili a sederci intorno a un tavolo per trovare insieme soluzioni: videosorveglianza laddove e se possibile, porta a porta in tutte le frazioni geograficamente predisposte, severità e intolleranza per i trasgressori…e molto altro”.
Un’interpellanza riguarderà anche il futuro dell’ex oratorio di Casoli. “In particolare vogliamo sapere, a seguito di un uso, a detta nostra improprio, che la precedente amministrazione aveva dato alla realizzanda sala espositiva nell’ex oratorio di Casoli, lo stato dei lavori riguardo il detto edificio, se c’erano state delibere che ufficializzavano questa destinazione, se si poteva modificare la destinazione d’uso di un luogo che aveva ottenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio un importante finanziamento in quota parte, proprio per realizzarne una sale espositiva. Le risposte furono molto chiare: il cantiere era ancora aperto, quindi nessuno poteva entrare dentro i locali, non c’erano atti formali per un affidamento, ed è molto complicato cambiare destinazione d’uso a finanziamento ottenuto. Nel nostro programma elettorale eravamo stati molto chiari: portare a termine i lavori, realizzare una sala espositiva (in accordo con la parrocchia, ricchissima di arte sacra, come anche le limitrofe chiese), che sarebbe diventato un ottimo circuito insieme alle sale espositive di San Cassiano (ci risultano oltre 1.000 visitatori nel 2017), Benabbio e Vico (avremmo lavorato per la riapertura). Alla luce di quanto sopra chiediamo quali sono gli obiettivi dell’amministrazione riguardo al futuro di tale edificio”.
Il gruppo di opposizione interviene anche sul campo sportivo di Scesta, sulla questione dell’accesso per ambulanza e elisoccorso. “Chiediamo di sapere quali sono gli effettivi lavori realizzati al campo sportivo e da chi. Se fosse come dichiarato dall’amministrazione, ringraziamo pure noi la locale squadra di calcio per la gratuita collaborazione”.
Un’interpellanza, infine, anche sul futuro del casinò: “Vogliamo sapere – concludono i consiglieri – cosa l’amministrazione intenda fare riguardo un più intensivo utilizzo del Casinò, anche alla luce delle richieste di gestione che sono pervenute negli ultimi tempi”.

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