Con i passeggini e figli, alcuni di pochi mesi, al seguito si sono presentate puntuali alla sede del centro socio sanitario di Borgo a Mozzano, dove si trova l’ambulatorio pediatrico ma hanno trovato la porta sprangata. Così, pensando ad un disguido sono rimaste pazienti in attesa, anche se al freddo e sotto la pioggia. Ma nessuno si presentava. L’infermiera che aveva le chiavi per aprire la sede non arrivava, e anche il pediatra è rimasto in piedi ad attendere che qualcuno venisse ad aprire la porta, tra le proteste delle giovani madri che si erano recate al centro per far vaccinare i bimbi.

Un’ora e mezzo è durata per alcune di loro l’attesa: chi ha potuto ha aspettato in macchina, ma con il disagio che non ci sono parcheggi riservate. Un’odissea che dalle 9 di stamani (6 marzo) ha avuto un epilogo attorno alle 10,30 quando è stato aperto il centro.
“E’ una cosa inconcepibile – racconta una delle sei mamme coinvolte nel disservizio – che sia accaduta una cosa simile. Abbiamo dovuto attendere senza avere spiegazioni esaustive sotto l’acqua con i bambini, alcuni di appena tre mesi. Non c’era un posto per ripararsi e alcune di noi sono rimaste in piedi con l’ombrello aperto. Certe cose non dovrebbero accadere”. L’Azienda Usl Toscana nord ovest precisa tuttavia che l’orario per le vaccinazioni è dalle 10 alle 12.
“Quindi – spiega l’Asl -, l’infermiera è arrivata soltanto con qualche minuto di ritardo rispetto all’orario di apertura delle ore 10, in quanto trattenuta nel vicino centro socio sanitario di Fornoli per operazioni legate alla consegna di alcuni certificati di vaccinazione”.