‘Dopo di noi’, social housing a Corsagna

Dopo di noi, nasce un progetto di social housing a Corsagna.
La realizzazione di un progetto sperimentale di social housing che consenta a soggetti disabili di entrare nella dimensione della vita adulta e di sostenerli nella costruzione di una propria autonomia è l’obiettivo della convenzione firmata questa mattina (18 settembre) da Maido Castiglioni e da Bartolomeo Dinucci, rispettivamente presidente della Fondazione per la coesione sociale e presidente della fraternita di Misericordia di Corsagna, nel comune di Borgo a Mozzano.

La Fondazione per la coesione sociale ha infatti concesso un contributo di 200 mila euro grazie al quale la Fraternita di Corsagna potrà acquistare e ristrutturare un immobile, adiacente alla casa famiglia per anziani Don Alessio Bachini, dove realizzare una struttura residenziale in cui avviare un progetto per il Dopo di noi.
Ambienti in cui creare un contesto di vita reale, superando il tradizionale concetto di residenza-istituto: nell’appartamento, attraverso un esercizio continuo e ripetuto, si potrà infatti lavorare, con i singoli utenti o in gruppo, per incrementare e accrescere le autonomie legate al quotidiano, come cucinare, lavare e gestire i propri oggetti. In poche parole, un posto dove sentirsi a casa e non ospiti. Un luogo dove scoprire i propri limiti e prepararsi al cambiamento, prevenendo e gestendo, anziché subirle, molte situazioni di difficoltà o di emergenza.
Quella del Durante e dopo di noi è la più importante sfida dei nostri giorni nell’ambito dell’assistenza sanitaria e sociale. Una sfida raccolta dalla Fondazione per la coesione sociale, nata come ente strumentale della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
Grande la soddisfazione del presidente Maido Castiglioni: “Quella del Dopo di noi – ha commentato – è di certo una strada difficile, ma è necessaria per fornire risposte sempre più efficaci a problematiche a cui troppo spesso sono state date soluzioni di carattere esclusivamente sanitario, di fatto trascurando quasi del tutto la dimensione sociale e umana dell’individuo”.
“Centri di accoglienza come quello che sorgerà a Corsagna – ha proseguito Castiglioni – rappresentano un’opportunità anche per le famiglie, che possono vedere i propri cari intraprendere finalmente un percorso di autonomia personale e trovare un concreto aiuto nella gestione di una quotidianità che, nella stragrande maggioranza dei casi, è decisamente impegnativa”.
Un primo passo dunque nell’attività della Fondazione a favore del Dopo di noi, che parte da Corsagna con una ricaduta ovviamente positiva sul territorio dell’intera Valle del Serchio, ma che rappresenta un segnale importante per tutta la provincia, come primo atto concreto verso una politica assistenziale moderna, aggiornata e condivisa.
Soddisfatto anche il presidente della Fraternita Bartolomeo Dinucci: “Si tratta di un traguardo importante – ha affermato – per la Fraternita. Noi lavoriamo con i ragazzi disabili sin dai primi anni Ottanta, ne conosciamo aspettative, sogni e speranze. La nostra esperienza ci insegna che solo attraverso la conquista di forme di autonomia si realizza l’integrazione con le comunità di appartenenza. La Fondazione per la Coesione Sociale ci offre un’opportunità tanto attesa per dare continuità al nostro impegno portandolo a un livello ancora superiore”.
La Fondazione per la coesione sociale costituita nel settembre 2015 come ente strumentale della Fondazione Crl nel settore dell’assistenza sociale e socio-sanitaria, persegue i seguenti obiettivi: di estendere significativamente, nel territorio di riferimento, la disponibilità ricettiva delle strutture destinate all’assistenza residenziale di soggetti disabili qualora la famiglia si trovi nell’impossibilità di assicurarla; di garantire un elevato livello dei servizi offerti dalle strutture esistenti e da quelle che saranno realizzate a seguito del progetto; di costituire una rete territoriale tra gli enti che operano nel settore, tale da favorire una proficua integrazione tra di essi, generare opportunità di cooperazione e limitare la dispersione delle risorse; di assumere il ruolo di trustee (fiduciario) nell’ambito del progetto Durante e dopo di noi.

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